Povertà, in Toscana quintuplicato in un anno chi non arriva a fine mese
Ma il Governo taglia il reddito di cittadinanza a oltre 50mila famiglie: 14mila sono già interessate dal taglio di mensilità
[23 Febbraio 2023]
Se in Toscana nel 2021 “solo” il 2% delle famiglie dichiarava di arrivare con fatica a fine mese, nell’ultimo anno il computo è quintuplicato fino ad arrivare al 10%, come emerge dal sesto rapporto su
Povertà e inclusione sociale in Toscana, presentato oggi in Regione e frutto della collaborazione tra Osservatorio sociale regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana.
Mentre nel 2021, grazie agli interventi pubblici e alla temporanea ripresa del mercato del lavoro i redditi avevano tenuto, nel 2022 l’inflazione e l’aumento dei costi dei servizi essenziali hanno peggiorato fortemente la situazione; oggi il 14% dei toscani si descrive come povero, il 64% crede che la situazione economica sia peggiorata, e il 37% pensa che andrà peggio ancora.
Già oggi il contesto è tutt’altro che roseo: l’8% delle famiglie dichiara che il proprio reddito netto mensile è inferiore a 600 euro al mese, il 10% a meno di 800, il 25% a meno di 1.200 euro al mese, la metà a meno di 2.000 euro. E nel 2022, a causa di inflazione e caro bollette, la spesa media delle famiglie toscane sarebbe aumentata di 3.480 euro.
Una realtà, quella percepita dai cittadini, che in questo caso va di pari passo con quella rilevata dai dati economici. Secondo l’indagine Irpet ben il 16% delle famiglie toscane dichiara di avere difficoltà a mangiare carne o pesce in modo regolare, il 18% fa fatica con il pagamento delle spese di trasporto, il 21% non può permettersi di riscaldare adeguatamente la casa – col Governo che ha appena deciso di stoppare cessione dei crediti e sconto in fattura per i bonus legati all’efficientamento energetico –, il 28% non ha la possibilità di andare a cinema, teatro o ristorante almeno una volta al mese.
«È priorità politica della Regione rimuovere le condizioni di povertà per quel 10% di famiglie toscane che faticano ad arrivare alla fine del mese», commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ma l’operazione è doppiamente difficile se il Governo nazionale rema contro.
«Davanti a una situazione come questa la lotta alla povertà e alle disuguaglianze dovrebbe essere la prima priorità nell’agenda politica del Paese, mentre invece il governo continua a fare altro – commenta l’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli – Anzi, elimina anche gli strumenti di contrasto esistenti: ha azzerato il fondo per il contributo affitti e la morosità incolpevole ed è intervenuto a limitare il reddito di cittadinanza (in Toscana almeno 14mila famiglie sarebbero già interessate dal taglio di mensilità previste), senza prevedere nessuna alternativa per chi si trova in situazione di disagio economico e povertà».
Ma sul fronte del reddito di cittadinanza il peggio deve ancora venire: nel 2021 i nuclei familiari toscani beneficiari sono stati 53.438 (con un’incidenza del 3%, che arriva al 5% nelle zone delle Apuane, nel livornese e nella Valdinievole), ma presto lo perderanno tutti. Il Governo Meloni ha infatti disposto alcune modifiche alla disciplina del reddito di cittadinanza applicabili già quest’anno, in vista della soppressione di tale istituto e della pensione di cittadinanza dal 2024.