Raccolta differenziata dei rifiuti, parte a Calcinaia l’esperimento per la tariffa puntuale

Quali i reali effetti sul territorio? Nella sperimentazione Comune e Geofor saranno affiancati dal Sant’Anna di Pisa

[26 Gennaio 2016]

Il Comune di Calcinaia, poco più di 12mila anime in Provincia di Pisa, ha dimostrato nel tempo e coi fatti una buona propensione alla raccolta differenziata dei rifiuti. Sia i dati certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) per il 2014, sia i più recenti aggiornamenti diffusi per il 2015 da Geofor – l’azienda che svolge le attività di gestione dei rifiuti sul territorio – mostrano come a Calcinaia la raccolta differenziata arrivi vicino alla soglia dell’80%, ovvero già oltre l’obiettivo del 70% cui la Regione Toscana punta a raggiungere nel suo complesso entro il 2020.

Sarà dunque per questo fruttuoso humus culturale mostrato dai cittadini, per il territorio non troppo esteso del Comune o per altri fattori ancora, ma è proprio Calcinaia a essere stata scelta (dall’amministrazione comunale e dall’Unione dei comuni della Valdera) come apripista per sperimentare lo strumento della tariffa puntuale. In cosa consiste? Da Geofor spiegano che «la  tariffazione puntuale prevede che sia il volume di rifiuto indifferenziato prodotto, calcolato sulla base del numero di svuotamenti del mastello grigio, a influire in maniera sostanziale sull’entità della tariffa da pagare».

In particolare, gli utenti domestici (le famiglie) potranno effettuare da oggi la prenotazione per far apporre il tag al proprio mastello dell’indifferenziato, un’operazione fondamentale per il funzionamento della tariffa puntuale: basteranno pochi minuti per adeguare il proprio mastello e, contestualmente, ricevere il kit di sacchetti per l’anno in corso. Diverso il procedimento per le utenze non domestiche. esercizi, negozi e imprese saranno sottoposti alla pesatura puntuale per una gamma più ampia di tipologie di rifiuti. Per loro, la tariffa puntuale entrerà in funzione non solo per l’indifferenziato, ma anche per il multimateriale leggero e l’organico: sarà la stessa Geofor a pensare direttamente alla taggatura dei loro contenitori, visitandole tutte.

Che si tratti di utenti domestici o imprese, spiegano da Geofor, la misurazione dei rifiuti «è fatta per ottemperare al principio comunitario “chi inquina paga”. Sostituirà il sistema di tassazione basato sui metri quadri e sui componenti dei nuclei familiari, producendo così una bolletta più equa. L’importo sarà quindi calcolato in base all’effettiva produzione dei rifiuti, incentivando una minor produzione degli stessi e una maggior raccolta differenziata».

Queste almeno sono le premesse con cui si presenta la tariffa puntuale, ma saranno soddisfatte? Per rispondere con dati e non con ipotesi o propaganda, nella sperimentazione della tariffa puntuale il Comune e Geofor saranno coadiuvati dalla collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. «Tutto ciò – sottolinea l’azienda – aiuterà a creare un prototipo di pesatura e tassazione puntuale che, a richiesta, potrà essere applicato in tutte le realtà che hanno la raccolta domiciliare diffusa su tutto il territorio o analoghi sistemi informatizzati di raccolta».

Ad oggi la cronaca, anche toscana, parla di un impatto non univoco in termini di sostenibilità ambientale ed economica. La tariffa puntuale è infatti generalmente associata a più alte percentuali di raccolta differenziata, ma cosa assicura che tra i motivi di questo slancio non ci siano comportamenti disonesti da parte dei cittadini, desiderosi di ottenere sconti sulla tariffa? Non è facile controllare che parte dell’indifferenziato non venga indebitamente “smistato” nei sacchetti della differenziata, o ancor peggio impedire che vada ad alimentare discariche abusive sul territorio.

Di fronte a questi dubbi, da qui a dicembre (quando verrà fatta una prima analisi del percorso compiuto) Calcinaia sarà protagonista di una vera innovazione, gestionale e politica ancor prima che ambientale: come insegna l’economia sperimentale, testare un’ipotesi per verificarne l’effettiva efficacia è una buona pratica sempre più necessaria.