Skip to main content

Rifiuti, ad Arezzo nuovi cassonetti per potenziare la raccolta separata del vetro

Sacchetti: «Contribuirà ad aumentare quantità e, soprattutto, qualità della differenziata permettendo un maggiore riciclo dei materiali»
 |  Green economy

La raccolta differenziata continua ad aumentare (65,2% in Italia, 65,4% in Toscana), ma al contempo si amplia la forbice col riciclo effettivo: tra i principali motivi spicca la bassa qualità della raccolta differenziata, che frena l’avvio gli impianti industriali a valle.

Un problema che Sei Toscana – il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato sud – sta affrontando a livello locale insieme al Comune di Arezzo a partire dalla raccolta differenziata del vetro.

È in corso infatti l’installazione dei nuovi cassonetti stradali per la raccolta del monovetro nelle zone dove, a oggi, sono ancora presenti i contenitori che accolgono il vetro assieme a plastica e barattolame.

«Grazie a questo intervento che dovrebbe concludersi entro la fine di giugno – dichiara l’assessore comunale all’Ambiente, Marco Sacchetti – Arezzo omologherà tutti i propri servizi di raccolta agli standard europei. Il potenziamento della raccolta separata del vetro contribuirà ad aumentare quantità e, soprattutto, qualità della differenziata permettendo un maggiore riciclo dei materiali».

Le operazioni, che copriranno progressivamente tutto il territorio comunale, riguarderanno inizialmente le zone di via Anconetana, via Trento e Trieste, tribunale, via Francesco Redi, Staggiano e La Pace.

Le nuove postazioni di raccolta avranno dunque cinque cassonetti di diverso colore a seconda del materiale da conferire: cassonetto marrone per la raccolta dell’organico; blu per carta e cartone; giallo per il multimateriale (imballaggi in plastica, alluminio e tetrapak); grigio per il residuo non riciclabile e il cassonetto di colore verde per il vetro.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.