Rifiuti elettrici, la Toscana è la migliore Regione del Centro Italia per raccolta procapite
Monni: «Il dato supera di ben due punti percentuali la media nazionale, segnale di una grande attenzione verso la costruzione di un percorso virtuoso»
[15 Luglio 2021]
La Regione Toscana si conferma ancora una volta la più efficiente dell’Italia centrale in termini di raccolta pro capite (7,99 kg/ab) dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), secondo i dati relativi al 2020 presentato nell’ultimo report prodotto dal Centro di coordinamento Raee italiano.
«La Toscana ha sempre rappresentato un modello positivo nella gestione di questa particolare tipologia di rifiuti, grazie a una rete capillare di centri di raccolta dislocata sul territorio – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni – Il dato relativo alla raccolta pro capite, che supera di ben due punti percentuali la media nazionale, ne è la riprova. Sono numeri che confermano in generale una spiccata sensibilità della popolazione toscana nei confronti della raccolta differenziata, ma anche il segnale di una grande attenzione verso la costruzione di un percorso virtuoso. Vorrei anche ricordare che la Toscana è partner del progetto europeo Life Weee che punta proprio a diffondere l’educazione al riuso e al recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici, con un occhio particolare alle giovani generazioni»
Quello toscano è dunque un traguardo importante, sebbene da soppesare all’interno di un quadro nazionale ancora lontano da virtuosismi: la direttiva Ue di riferimento impone di raccogliere e avviare a recupero almeno il 65% dei Raee, mentre l’Italia è ferma a poco più della metà (36,8%).
Per quanto riguarda in particolare il contesto locale, in Toscana nel 2020 sono state raccolte 29.372 tonnellate di Raee, con una raccolta che è rimasta pressoché invariata rispetto al 2019 (+0,03%), un caso piuttosto unico in un panorama che ha visto crescere i quantitativi in quasi tutte le regioni italiane.
Più nel dettaglio la provincia di Firenze, con quasi un milione di abitanti, risulta l’area con la maggiore produzione di Raee, pari a 77.366 tonnellate, in crescita del 2,1% rispetto al 2019. Diametralmente opposta la situazione della provincia di Pistoia che perde complessivamente poco più di 1.000 tonnellate (-38,1%), scendendo così a una raccolta di 1.644 tonnellate. In crescita le province di Livorno e di Lucca, pur se con percentuali differenti: Livorno raggiunge le 3.043 tonnellate grazie a un incremento del 6,4%, mentre Lucca segna un totale di 3.416 tonnellate, con una crescita poco sopra il 2%. Con un calo del 5,1%, scende invece a 3.143 ton la raccolta della provincia di Pisa, ma anche la provincia di Arezzo riduce leggermente (-0,7%) i volumi di raccolta che si attestano a 2.443 tonnellate, così come la provincia di Grosseto (-3,7%) per un totale di 1.911 tonnellate. Stabile infine la raccolta nelle province di Siena, pari a 1.903 tonnellate, e in quella di Massa Carrara con 1.086 tonnellate.
«I dati della Toscana sono molto positivi, la leadership della Regione nell’area del Centro Italia in termini di raccolta pro capite è ulteriormente rafforzata e si traduce in dato che raggiunge quasi gli 8 kg/ab – commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee – Tra le molte province virtuose spicca sicuramente quella di Livorno, seguita a esigua distanza da Lucca e Grosseto. Un’osservazione particolare va fatta sul risultato eccellente della provincia di Prato, fortemente agevolata dall’attivazione di un luogo di raggruppamento gestito dalla distribuzione che ha contribuito per il 60% al risultato della provincia, a discapito della provincia di Pistoia che ha visto decrementare il suo risultato assoluto di oltre 1.000 tonnellate, a seguito della chiusura di un luogo di raccolta analogo. La Toscana dimostra l’importanza della raccolta effettuata dalla distribuzione e quanto l’assenza di questo soggetto pregiudichi l’avvio a corretto trattamento dei Raee».