Rifiuti speciali in Toscana, quali e quanto sono?
L’analisi Arpat dell’ultimo rapporto Ispra in materia: i più completi e affidabili dati disponibili, sebbene affetti da sensibile sottostima
[16 Settembre 2016]
Nel 2014, la nostra regione ha prodotto quasi 10 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che corrispondono a circa il 7% del totale nazionale. Di questi, più di 9 milioni di tonnellate, ovvero più del 90%, sono rifiuti speciali non pericolosi e poco più di 444 mila tonnellate, circa il 4%, rifiuti speciali pericolosi.
Le principali tipologie di rifiuti hanno avuto origine:
- dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (37,2% della produzione regionale totale)
- dalle operazioni di costruzione e demolizione (36,4% della produzione regionale totale).
Le principali attività economiche che, in Toscana, hanno prodotto i maggiori quantitativi di rifiuti speciali risultano essere:
- il settore delle costruzioni/demolizioni, che ha prodotto 3.831.528 tonnellate di rifiuti speciali di cui 3.813.224 non pericolosi e 18.304 pericolosi,
- il settore della raccolta, trattamento e smaltimento, nonché attività di recupero materiali e risanamento, che ha contribuito per un totale di 2.877.736 tonnellate dirifiuti speciali, di cui 2.737.090 non pericolosi e 140.646 pericolosi,
- la gestione delle reti fognarie, che ha fatto registrare una produzione di 645.996 tonnellate di rifiuti speciali, di questi 569.893 sono non pericolosi mentre 76.103 sono pericolosi,
- l’industria chimica e farmaceuticada cui sono scaturiti, complessivamente, 599.121 tonnellate di rifiuti speciali, di cui 580.433 tonnellate non pericolosi e 18.688 tonnellate pericolosi.
Nel 2014, alcuni settori produttivi tipici della nostra regione, come la fabbricazione ed il confezionamento di articoli in tessuto o in pelle l’industria del legno, carta, stampa hanno prodotto, rispettivamente, 243.900 tonnellate di rifiuti speciali e 320.490 tonnellate di rifiuti speciali.
Guardando, invece, al CER (codice europeo rifiuti) dei rifiuti specialiprodotti, emerge che i quantitativi maggiori sono rappresentati, per l’anno in questione, dai rifiuti contrassegnati da:
- CER 19,che sono risultati essere 715.882 tonnellate, di cui 3.540.920 non pericolosi e 174.962 pericolosi,
- CER 17, che sono stati 642.371tonnellate, di cui 3.596.948 non pericolosi e 45.423 pericolosi.
I grafici a fianco mostrano la produzione di rifiuti speciali, sia nel loro complesso (primo grafico) che distinti per pericolosi e non (2 grafici successivi), a livello nazionale, nelle tre aree geografiche: nord-centro-sud ed in Toscana.
Per quanto riguarda i rifiuti speciali nella loro totalità, in Italia,ne sono stati prodotti 130.552.518, di cui 78.183.633 al nord 23.426.859 al centro (9.996.336 in Toscana) 28.942.026 al sud.
Per quanto riguarda la produzione di rifiuti pericolosi, nel nostro Paese, si attesta a 8.840.456, di cui:
6.050.884 al nord 1.141.271 al centro, in Toscana 444.031, 1.648.301 al sud.
Dando poi uno sguardo alla produzione dei rifiuti non pericolosi emerge che, a livello nazionale, ne sono stati prodotti: 121.710.062 di cui 72.132.653 al nord, 22.285.568 al centro di cui 9.552.305 prodotti in Toscana, 27.291.841 al sud.
Gestione rifiuti speciali in Toscana
Per quanto attiene alla gestione deirifiuti speciali (operazioni di recupero-R e smaltimento -D), dal rapporto ISPRA emerge che ilrecupero di materia (da R2 a R12) è stata la forma prevalente di gestione, cui sono stati sottoposti circa 5,4 milioni di tonnellate, circa il 52,2% del totale gestito. In tale ambito il recupero di sostanze inorganiche (R5) ha concorso per il 36,9% al recupero totale di materia.
Residuale è risultato l’utilizzo dei rifiuti come fonte di energia (R1), pari a circa 45 mila tonnellate (0,4% del totale gestito). Complessivamente sono stati avviati ad operazioni di smaltimento 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali(34,3% del totale gestito): circa 910 mila tonnellate (8,7% del totale gestito) risultano smaltite in discarica (D1), oltre 2,5 milioni di tonnellate sono state sottoposte ad altre operazioni di smaltimento (D8, D9, D13, D14) quali trattamento chimico-fisico, trattamento biologico, ricondizionamento preliminare, circa 33 mila tonnellate (0,3% del totale gestito) sono avviate ad incenerimento.
La messa in riserva (R13) a fine anno, prima dell’avvio alle operazioni di recupero, è risultata pari a circa 1,2 milioni di tonnellate (11,7% del totale gestito), il deposito preliminare (D15) prima dello smaltimento ha interessato, invece, circa 146 mila tonnellate (1,4%).
Infine, per quanto riguarda l’esportazione di rifiuti: quasi 15 mila tonnellate di rifiuti speciali sono stati esportati nel 2014, di cui oltre 12 mila tonnellate rifiuti non pericolosi e 2.869 tonnellate pericolosi.
di Arpat