Lunedì il 42esimo incontro aperto alla cittadinanza per fare il punto sugli sviluppi
Rimateria, i lavori contro le maleodoranze funzionano: -73% casi di “disturbo odorigeno”
Aggiornati i dati provenienti dalle rilevazioni mensili Arpat: «Le medie orarie in cui è stata superata la soglia di disturbo odorigeno sono al 1,6% rispetto al 12,4% registrato nel mese di dicembre. La media mobile calcolata su 90 giorni è 1,98% µg/m3 contro 3,00µg/m3»
[1 Marzo 2019]
Da mesi l’Arpat tiene sotto monitoraggio continuo la presenza di idrogeno solforato proveniente dalla discarica gestita da Rimateria attraverso un mezzo mobile che è piazzato a Montegemoli, e col passare del tempo i dati raccolti testimoniano come le attività programmate dall’azienda stiano portando i frutti attesi: «La rilevazione mensile dell’Arpat certifica una fortissima diminuzione dei cattivi odori. Le medie orarie in cui è stata superata la soglia di disturbo odorigeno – documenta oggi Rimateria – sono al 1,6% rispetto al 12,4% registrato nel mese di dicembre. La media mobile calcolata su 90 giorni (quindi comprendendo anche i mesi precedenti) è 1,98% µg/m3 contro analogo parametro precedente che era di 3,00µg/m3».
In definitiva, la costruzione dei nuovi pozzi di captazione e le opere di copertura e regimazione delle acque di scolo «hanno permesso di abbattere di circa il 73% i casi di “disturbo odorigeno”, cioè i casi in cui il cattivo odore viene percepito». Un sensibile miglioramento dunque rispetto a quanto certificato dall’Arpat già nel mese scorso, quando «la media mobile della concentrazione di idrogeno solforato calcolata su 90 giorni è risultata inferiore al valore guida indicato dalla Oms» (nel dettaglio la media mobile calcolata su 90 giorni per l’H2S era appunto di «3,00 µg/m3», ovvero circa sette volte meno rispetto al valore guida indicato dall’Oms per il periodo, mentre adesso risulta ulteriormente in calo a 1,98% µg/m3).
Perché dunque questo rapido miglioramento, se nel recente periodo natalizio il fenomeno delle maleodoranze risultava particolarmente fastidioso? Come ipotizzato a inizio gennaio durante il sopralluogo delle autorità locali, e confermato dal direttore di Rimateria Luca Chiti durante l’ultimo incontro aperto alla cittadinanza (4 febbraio), il picco era legato proprio ai lavori di risanamento e dunque destinato a rapido miglioramento: «Avendo completato circa 80% della captazione con i 58 pozzi complessivi siamo andati a coprire zone dove l’aspirazione non c’era mai stata – ha spiegato Chiti – e quindi abbiamo intercettato probabili sacche e abbiamo generato un ciclo virtuoso di attivazione della reazione di degradazione dei rifiuti e quindi di produzione di biogas. A seguito della periodica campagna di monitoraggio delle emissioni diffuse, è stato individuato il punto dove avviene la maggiore dispersione di maleodoranze e si sta predisponendo una copertura provvisoria con raccolta delle acque piovane verso il catino di fondo della discarica, in modo da contenere sensibilmente il problema. Un intervento provvisorio destinato a durare un anno-un anno e mezzo – conclude Chiti – allorquando, ultimate le opere di regimazione idraulica delle acque piovane, sigilleremo definitivamente la discarica ex Asiu».
Già oggi i lavori di copertura sono completati nella parte nord della discarica: con queste opere, che hanno interessato la balza superiore e il colmo (circa 2,6 ettari), si arriva circa a 5,2 ettari di copertura, corrispondenti a quasi metà della discarica. Come testimoniato una decina di giorni fa dalla commissione d’inchiesta regionale sui rifiuti, giunta a Ischia di Crociano per un sopralluogo, all’interno dell’impianto «si registrano novità e passi in avanti significativi. Gli interventi di copertura ne sono un esempio tangibile e concreto (in foto una recente panoramica aerea, ndr). Ovviamente il lavoro non si ferma ed è importante che continui fino agli obbiettivi prefissati».
Per aggiornare con maggior dettaglio la cittadinanza sull’avanzamento del programma Rimateria, l’azienda terrà un nuovo incontro pubblico (il 42esimo) lunedì 4 marzo alle 17, nel centro multizonale di Ischia di Crociano. All’appuntamento come consueto sarà presente il direttore Chiti: sarà l’occasione per fare il punto sullo stato dei lavori riguardanti la copertura della discarica e sulle opere idrauliche, oltre a dettagliare le ultime novità sull’istanza di modifica sostanziale dell’Aia per l’autorizzazione della variante delle opere di chiusura della discarica di Ischia di Crociano. «Su questo tema – chiosano dall’azienda – ci sono aggiornamenti importanti».