Si rendono così disponibili 140mila mc in discarica, solo per rifiuti speciali non pericolosi
Rimateria, la Regione aggiorna l’Autorizzazione integrata ambientale
L’azienda spiega che si tratta di «un passaggio fondamentale per la realizzazione del progetto di risanamento e la messa in sicurezza dell'area»
[18 Aprile 2019]
Con l’atto dirigenziale 5688 (disponibile integralmente in coda all’articolo, così come l’allegato tecnico, ndr) la Regione Toscana ha dato via libera a Rimateria per l’utilizzo in continuità di coltivazione degli spazi che si trovano tra l’attuale discarica e la vecchia discarica ex Lucchini.
Si conclude così positivamente un lungo e complesso iter che va ad aggiornare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata all’azienda, permettendo di realizzare la cosiddetta variante sostanziale – da sempre nei piani industriali di Rimateria – ovvero la Revisione III del Progetto della “4a variante delle opere di chiusura della discarica di Ischia di Crociano nel Comune di Piombino”.
Si tratta di un ok atteso da tempo, tanto che da Rimateria sottolineano che si tratta di «un passaggio fondamentale per la realizzazione del progetto di risanamento e la messa in sicurezza dell’area, oltre che per la normale attività della società pianificata per l’anno in corso. Nei moduli 7 e 8 della discarica, già approvati dal 2016 per complessivi 140.000 mc, che ora si rendono disponibili secondo le attuali esigenze dell’azienda, andranno le stesse tipologie di rifiuti già conferite a Ischia di Crociano, con alcune limitazioni del parametro Doc (carbonio organico disciolto o disponibile)».
Si tratterà in ogni caso di rifiuti speciali non pericolosi, e a maggior tutela del territorio il decreto dirigenziale della Regione – che ricorda come in Conferenza dei servizi decisoria siano già stati acquisiti atti di assenso al progetto da parte di Usl Toscana Nord Ovest, Ato Toscana Sud, Comune di Piombino e dipartimento Arpat Piombino-Elba – ha approvato anche un articolato Piano di monitoraggio e controllo relativo al sito di discarica, con Arpat che effettuerà periodicamente i controlli relativi a tutte le matrici ambientali coinvolte.
L. A.