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Rinnovabili, da inizio anno installati in Italia poco meno di 3 GW

Terna: a luglio le fonti pulite hanno coperto il 38,4% della domanda elettrica
 |  Green economy

Dall’inizio del 2023 in Italia sono entrati in esercizio 2,9 GW di nuovi impianti rinnovabili, come documenta Terna nel suo ultimo rapporto mensile, aggiornato coi dati di luglio.

La società che gestisce la rete di trasmissione nazionale mostra come, a partire da aprile, il ritmo di installazione si sia stabilizzato a poco più di 450 MW mensili.

Si tratta di un’accelerazione sensibile rispetto ai magrissimi risultati del 2022 (nello stesso periodo erano entrati in esercizio 1,5 MW, +105%), ma comunque ampiamente insufficiente a rispettare l’obiettivo delineato dall’iniziativa europea RePowerEu, che per l’Italia varrebbe circa +10 GW l’anno.

Nel corso di luglio, come nei mesi che l’hanno preceduto, continua inoltre a diminuire la domanda di elettricità nel nostro Paese: -3,3% a luglio rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre nei primi sette mesi di quest’anno «la richiesta cumulata di energia elettrica in Italia risulta in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4% il dato rettificato). Variazione negativa anche dell’indice Imcei (elaborato da Terna prendendo in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese energivore), che registra un -5,7% nei primi sette mesi dell’anno».

Guardando invece al dato della produzione nazionale netta di elettricità, a luglio si è fermata a 25,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 2,7% rispetto a luglio 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 11,6 miliardi di kWh, coprendo il 38,4% della domanda elettrica (a luglio dello scorso anno è stato pari al 31,3%).

Proseguono il recupero della produzione da fonte idrica (+32,4%) e la crescita del fotovoltaico (+12%). In aumento anche la produzione da fonte eolica (+31,8%). In flessione la produzione da fonte termica (-13,6%) e in leggero calo il geotermoelettrico (-1,5%).

Redazione Greenreport

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