Rinnovo accordo Anci/Conai, Assosele chiede di essere coinvolta nelle trattative
[13 Dicembre 2013]
Le raccolte differenziate sono uno strumento – nonché il primo indispensabile passo – per raggiungere il vero obiettivo, che è il riciclo effettivo dei materiali. In mezzo però c’è anche tutta una serie di attività industriali altrettanto fondamentali, senza le quali il riciclo non può essere virtuoso: i materiali raccolti separatamente dai cittadini infatti, devono per esempio essere caricati su camion e trasporti in modo corretto, tale cioè da rendere più facili i successivi processi di selezione. Allo stesso modo la selezione degli imballaggi rappresenta un’attività imprescindibile ed inevitabile per il successivo avvio a riciclo, perché deve assicurare nel contempo la tracciabilità dei rifiuti valorizzabili ed il pieno rispetto di tutti i requisiti tecnico-impiantistici, autorizzativi e ambientali, così come il rispetto della gerarchia europea per la corretta gestione dei rifiuti
Proprio l’associazione che riunisce le principali imprese nazionali che svolgono attività di selezione degli imballaggi multimateriale e di preparazione per il riciclo (Assosele), ha chiesto di partecipare ai prossimi tavoli finalizzati all’approvazione del nuovo accordo Anci Conai, strumento attraverso il quale Conai garantisce la copertura dei maggiori oneri per la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e che è costituito, oltre che dalla parte generale, da sei allegati tecnici, uno per ogni materiale, che disciplinano le rispettive convenzioni.
«L’attività di selezione – spiega il presidente di Assosele Marco Ravagnani (nella foto) – è il collegamento tra la raccolta rappresentata da Anci con il supporto tecnico di Federambiente e Fise e il successivo riciclo/recupero/smaltimento rappresentato dal sistema consortile Conai. In questo contesto invece i centri di selezione – fulcro imprescindibile per garantire il successivo avvio a riciclo dei rifiuti valorizzabili, assicurare la tracciabilità e il pieno rispetto di tutti i requisiti tecnico-impiantistici, autorizzativi e ambientali, così come il rispetto della gerarchia europea per la corretta gestione dei rifiuti – si troverebbero costretti in un contratto che non hanno contribuito a negoziare».
L’accordo è in scadenza a fine anno ma sarà probabilmente prorogato di alcuni mesi proprio per arrivare a un testo condiviso e appianare i diversi punti di vista che ancora frenano le trattative. Assosele ha dunque inviato una lettera a Conai, Anci, ministero dell’ambiente e consorzi di filiera, per essere coinvolta nella trattativa, anche perché negli ultimi giorni sono circolate bozze di accordo nelle quali emergono posizioni che secondo Assosele, se attuate, rischiano di gravare pesantemente sull’intera filiera del riciclo, con risvolti negativi sia sotto il profilo economico che sotto l’aspetto occupazionale e ambientale.
Già in passato Assosele è intervenuta sul tema dei rinnovi contrattuali attraverso diverse segnalazioni a enti e istituzioni (Conai, Anci, Ministero dell’ambiente, Osservatorio nazionale rifiuti e con l’esposto all’Agcom) elementi «utili ad evidenziare e approfondire contraddizioni presenti negli allegati tecnici, molte delle quali si sono poi trasformate nelle gravi criticità che i comuni oggi lamentano».