RoadTo2020: l’innovazione al servizio del risparmio energetico
A Torino la riqualificazione del territorio come fonte di energia rinnovabile e di un vivere sostenibile.
[24 Gennaio 2014]
Oggi a Torino, nell’ambito di sviluppo e attuazione delle azioni previste dal programma Smile, è stato presentato il progetto RoadTo2020, che viene definito «un approccio totalmente nuovo per la riqualificazione energetica degli edifici», promosso dalla Città di Torino e dalla Fondazione Torino Smart City.
RoadTo2020, consente di sviluppare azioni di risparmio energetico sulla struttura fisica dell’edificio e contemporaneamente di intervenire sugli usi e i comportamenti abitativi guidandoli verso pratiche virtuose dal punto di vista della sostenibilità. I suoi punti di forza sono la facilità di accesso a fondi agevolati ed il basso impatto economico sui proprietari, che dovrebbero permettere di rendere facilmente praticabile la riqualificazione di edifici, con ricadute positive sui consumi energetici urbani e sul recupero delle costruzioni cittadine più obsolete con il minimo aggravio dei costi.
L’assessore all’innovazione e all’ambiente del Comune di Torino, Enzo Lavolta, che è ance presidente della Fondazione Torino Smart City, ha sottolineato che «La Città e la Fondazione sono molto interessate allo sviluppo di applicazioni che portino il loro contributo all’obiettivo cardine del progetto Torino Smart City: la sostenibilità delle attività umane in città, la riduzione dell’impatto sul territorio attraverso un uso più razionale ed intelligente dell’energia. RoadTo2020 è soltanto una delle proposte innovative che il nostro territorio sa produrre, e le grandi imprese nascono con l’apporto di competenze diverse attraverso il confronto professionale, come è avvenuto in questo caso. Il ‘link’ tra interventi di adeguamento energetico e l’implementazione di strumenti di controllo accessibili e ‘social’ permette di trasformare gli abitanti di un edificio in cittadini consapevoli e dotati di strumenti utili a trovare la giusta strada tra bisogni individuali e responsabilità sociale: queste sono le caratteristiche del cittadino smart che la Fondazione intende valorizzare».
Gli aspetti innovativi del progetto sono: 1) le modalità comportamentali abitativi dei proprietari degli immobili, modalità virtuose che il progetto stesso intende sviluppare attraverso azioni sugli edifici; 2) l’approccio al risparmio energetico degli occupanti ricorrendo a finanziamenti a tassi agevolati, abbattendo il costo degli interventi all’interno del risparmio energetico conseguito. Si elimina così, di fatto, l’impatto del costo degli interventi sui proprietari.
«In sostanza – dicono gli sviluppatori di RoadTo2020 il risparmio energetico ottenuto con l’intervento di riqualificazione energetica finanzia i costi da sostenere per l’intervento stesso. Per permettere di rilevare i dati dei consumi e le modalità abitative in riferimento a questi, si prevede che l’edificio venga monitorato da una sorta di “cruscotto”, un misuratore che rileva i dati dei consumi dell’edificio in tempo reale e delle modalità di gestione degli stessi da parte dei suoi abitanti, in modo che ognuno possa valutare le proprie azioni ed elaborare strategie per consumare meno energia. Il cruscotto sarà la carta d’identità del palazzo, disponibile ad un proprio indirizzo internet concepito come una piazza virtuale, luogo di incontro e di scambio sociale raggiungibile attraverso tablet, palmari e smartphone. La diffusione di queste pratiche innovative permetterà ai cittadini di rivalutare il proprio immobile rendendolo nel tempo più efficiente con inoltre un maggior risparmio in bolletta e alla Città di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2. Tale progetto rientra tra le iniziative con cui si da fattiva attuazione all’idea #38 “A risparmiare energia si impara” del Masterplan Torino Smart City.
Il progetto RoadTo2020 è stato inserito anche all’interno dell’ iniziativa Smart Tree, promossa dal Comune di Torino che spiega: «Ogni palazzo che affronterà questo percorso di efficientamento permetterà ai promotori di donare un albero alla Città, come segno di interesse e di cura per l’ambiente cittadino, associando così in modo inedito l’aspetto edilizio della riqualificazione energetica (-CO2) allo sviluppo del verde urbano (+O2)».