Riceviamo e pubblichiamo
Sardegna, 6 associazioni ecologiste si rivolgono a Todde per sostenere la transizione energetica
«Ha detto di battersi per un'isola nuova e moderna, noi le chiediamo di voler anche essere la guida di una Sardegna che non ha paura»
[20 Marzo 2024]
Sei associazioni ecologiste hanno scritto una lettera alla nuova presidentessa della Regione Sardegna, Alessandra Todde, da poco insediatasi. Riportiamo di seguito il testo della missiva.
Gentile presidentessa,
intanto voglia ricevere le nostre felicitazioni per la sua elezione, che segna un cambiamento sempre salutare alla guida delle istituzioni democratiche.
Lei ha detto di battersi per un’isola nuova e moderna: noi le chiediamo di voler anche essere la guida di una Sardegna che non ha paura.
Una Sardegna che assume con coraggio l’idea della transizione energetica rinnovabile e ne fa un punto di forza, senza attardarsi in anacronistiche moratorie, in un Paese che è drammaticamente indietro nel ritmo di installazione di nuove rinnovabili, e che di fatto è già in moratoria permanente.
Una Sardegna che sceglie di andare molto oltre gli obiettivi del Governo nazionale, definiti da tutta la scienza, da tutto l’ecologismo serio, e dalle stesse forze politiche che in Parlamento la sostengono, assolutamente insufficienti: ci vorranno centinaia di nuovi gigawatt per l’intera decarbonizzazione nazionale, e di conseguenza svariate decine per ogni Regione, non certo i 6 stabiliti per la Sardegna da Pichetto Fratin.
Una Sardegna che sceglie una grande campagna per l’installazione di pompe di calore, per la produzione di biometano da filiere agricole locali, secondo i criteri di sostenibilità Ue, e non si attarda con l’inutile e pericoloso ritorno al gas fossile.
Una Sardegna che sceglie di ascoltare non solo le legittime ma forse esagerate preoccupazioni di comitati e organi di informazione locali, ma anche la voce dei giovani, della scienza, di una stragrande maggioranza silenziosa a favore della svolta rinnovabile, che tutti i sondaggi ci dicono esserci in Italia e che noi non abbiamo dubbi sia presente anche nella sua Regione.
Siamo convinti che vorrà e saprà ascoltarci, e ci mettiamo fin da adesso a disposizione per una collaborazione fattiva e costruttiva.