La risposta della società all’iniziativa della Lega di Rosignano Marittimo

Scapigliato invita (di nuovo) la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti

L’auspicio è che la visita «sia effettuata nel più breve tempo possibile». La Commissione regionale già definì il Polo impiantistico «un esempio di sistema virtuoso»

[15 Gennaio 2021]

Dopo la deflagrazione dell’inchiesta “Stop stinks”, che vede coinvolte a Rosignano Marittimo – su due versanti molto diversi tra loro – Scapigliato srl e la Semit srl, la Lega è intervenuta chiedendo un approfondimento nel merito (solo su Scapigliato, apparentemente) da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.

«Saranno altri che, attraverso le indagini, decideranno, voglia o meno la sinistra di Rosignano, sulla parte penale della questione. Non sono i reati, quelli che almeno in questo momento, interessano ai cittadini – dichiara Gaetano Barrella, coordinatore della sezione comunale Lega Salvini Premier – Adesso è necessario capire se quello che è avvenuto incide o meno sulla salute di chi vive sul nostro territorio». Da qui la richiesta di un interessamento da parte della Commissione parlamentare, rivolta al suo segretario Manfredi Potenti.

Da Scapigliato, la società partecipata al 100% dal Comune di Rosignano Marittimo che si è già dichiarata «completamente estranea alle accuse» emerse sui media nell’ambito dell’inchiesta Stop stinks, hanno reagito esprimendo apprezzamento per l’iniziativa auspicando che «la Commissione parlamentare d’inchiesta venga quanto prima a verificare e ispezionare la realtà del Polo impiantistico»

Anzi, dall’azienda attiva nell’economia circolare fanno sapere che «gli inviti a venire a Scapigliato erano peraltro già stati formalizzati sia all’on. Potenti che alla Commissione da parte del presidente della società negli anni 2018 e 2019».

La Commissione parlamentare finora non si è vista, mentre nel 2019 è stata la Commissione regionale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti a visitare gli impianti di Scapigliato, anche in quel caso sulla scia di un’inchiesta (Dangerous trash) coordinata dalla Dda di Firenze, emersa nel 2017 e di cui peraltro si attende ancora il processo preliminare. In quell’occasione, a ispezione conclusa – cui parteciparono consiglieri di Pd, M5S, FdI e gruppo Misto – dalla Commissione regionale d’inchiesta da  dichiararono che «Scapigliato è un esempio di sistema virtuoso», e che «è una struttura che merita credibilità e sostenibilità».

«La società – aggiungono oggi da Scapigliato – sarebbe ben lieta di accogliere la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ma anche singoli parlamentari, tecnici ed esperti del Ministero dell’Ambiente o qualsiasi referente istituzionale che voglia davvero approfondire la conoscenza di questa realtà e, in particolare, la sua funzione di presidio di valore ambientale e di pubblico interesse. Le indagini della Magistratura, quali esse siano, devono fare il loro corso per accertare eventuali reati e Scapigliato collaborerà nelle forme opportune allo scopo, ma è evidente a tutti che le Istituzioni nella loro articolazione non possono delegare soltanto alla Magistratura ogni funzione di lotta alle patologie e alla criminalità in questo settore così importante e delicato. Gli uomini che rappresentano le Istituzioni hanno pertanto il dovere di conoscere, approfondire ed essere conseguentemente in grado di esprimere giudizi obiettivi su realtà che svolgono funzione di servizio pubblico e che, come nel caso di Scapigliato, rivendicano di rappresentare un presidio di legalità, trasparenza e correttezza. Proprio per questo auspichiamo che la visita della Commissione parlamentare d’inchiesta sia effettuata nel più breve tempo possibile».

L. A.