Stop alle grandi navi a Venezia dal primo agosto

Esulta il Comitato No Grandi Navi, ma altri dicono che è una vittoria parziale

[14 Luglio 2021]

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e del ministro della cultura Dario Franceschini, e di concerto con il ministro del turismo, Massimo Garavaglia, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia.

In un comunicato del governo si legge che «A tutela del patrimonio ambientale, artistico e culturale di Venezia, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, dal primo agosto prossimo è vietato alle grandi navi il transito nel Bacino di San Marco, nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca. La norma specifica su Venezia è inserita nel decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri che contiene disposizioni di carattere generale per assicurare l’integrità e il decoro di tutte le vie d’acqua dichiarate monumento nazionale.  Il divieto di transito dal primo agosto nelle aree protette della laguna di Venezia riguarda le navi aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: stazza lorda superiore a 25.000 GT; lunghezza dello scafo al galleggiamento superiore a 180 metri; air draft superiore a 35 metri, con esclusione delle navi a propulsione mista vela-motore; impiego di combustibile in manovra che produce emissioni inquinanti (con contenuto di zolfo uguale o superiore allo 0,1%)».

Le navi che non hanno queste 4 caratteristiche, e che sono dunque considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare (si tratta di navi da crociera da circa 200 passeggeri)

Nello stesso decreto sono previste misure per compagnie di navigazione, gestori dei terminal e società erogatrici di servizi più direttamente interessati dal divieto di transito delle grandi navi nella laguna di Venezia. Per questo è istituito un fondo ad hoc nello stato di previsione del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Il governo sottolinea che «Per adeguare l’area di Marghera ad accogliere le navi di grandi dimensioni è prevista la realizzazione di non più di cinque punti di approdo. Per questi interventi sono previsti investimenti complessivi di 157 milioni di euro. Per procedere celermente alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione di queste opere il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale viene nominato commissario straordinario».

Anche se in diversi parlano di vittoria parziale e di piccolo cambiamento perché le grandi navi ora entreranno attraverso il canale dei petroli, esulta il Comitato No Grandi Navi: Svolta! Appena arrivato il nuovo decreto sulle Navi!!! Just received….Grandi Navi, Franceschini: dal 1 agosto divieto di transito in Bacino di San Marco e Canale della Giudecca, dichiarati monumento nazionale. Fuori le navi dal 1º agosto senza aspettare soluzioni transitorie o definitive!

Il Comitato evidenzia che «Per la soluzione transitoria a Marghera si vincola per la prima volta al passaggio di approvazione tramite VIA Valutazione di Impatto Ambientale ( quella che ha già bocciato lo scavo del Canale contorta!) Bene se il risarcimento andrà ai lavoratori, senza tutele e precari proprio per garantire il massimo profitto alle Multinazionali del turismo, male se a godere di uno stanziamento pubblico sarà chi ha speculato in questi anni sulla città di Venezia, ne ha desertificato il tessuto produttivo e contribuito al suo spopolamento per le dinamiche di pressione portate dalla massificazione turistica. Si ribalta tutto in pratica, ora per rientrare in Laguna per quei giganti sarà difficile, per passare in Bacino e Canale della Giudecca impossibile».