Teleriscaldamento geotermico, prossima tappa Chiusdino
Nei prossimi mesi sarà presentata la gara d’appalto
[21 Ottobre 2013]
Agli impianti di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi marittimo, si aggiungerà presto anche il teleriscaldamento geotermico di Chiusdino.
Dopo il bando del 2009 per l’affidamento dell’incarico per la redazione della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’impianto, nei prossimi tre anni l’amministrazione sarà impegnata nelle procedure necessarie per affidare i lavori di realizzazione della rete di teleriscaldamento per l’abitato del Comune di Chiusdino e successivamente nelle frazioni di Ciciano e Montalcinello.
La gara di appalto la gara d’appalto che assegnerà i lavori per la realizzazione del primo stralcio dell’opera, già inserita nel piano triennale dei lavori pubblici, è in programma tra fine anno e inizio del prossimo, dopo che saranno terminate tutte le procedure di approvazione.
Il primo stralcio di lavori, per un investimento di circa 4 milioni di euro proveniente dal fondo della geotermia, riguarderà la parte di territorio compresa tra la centrale geotermica Chiusdino 1 da cui proverrà il vapore e la zona nuova del paese.
«L’auspicio – ha detto il sindaco di Chiusdino, Ivano Minocci – è quello di poter attingere anche a finanziamenti europei per poter completare l’opera nel più breve tempo possibile».
L’obiettivo è di operare i primi allacci nella zona dell’abitato più vicina alla centrale nel 2017, e di estendere, quindi, la rete di teleriscaldamento anche al resto del paese e alle altre zone del territorio del comune, a partire dalle due frazioni di Ciciano e Montalcinello, che si trovano più in prossimità della centrale come il capoluogo.
La possibilità di usufruire del teleriscaldamento geotermico sarà un’opportunità per gli abitanti di Chiusdino, anche in termini economici; le stime prevedono, infatti, una riduzione dei costi di funzionamento di circa il 40%, cui si aggiungono i minori costi di manutenzione.
«L’obiettivo dell’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Minocci – è di permettere ai cittadini di poter risparmiare risorse importanti».
Il progetto di teleriscaldamento potrebbe in futuro coprire gran parte degli edifici del comune, integrando la risorsa geotermica con le biomasse, laddove le distanze dalla centrale non potrebbero garantire un’efficace alimentazione dell’impianto.
«Dove non si può arrivare con il geotermico – ha rilevato il sindaco – si possono utilizzare altre forme di energia».
In Toscana gli utenti allacciati ai quattro impianti operativi (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo e Santa Fiora) sono in tutto 4.500 per un totale di oltre 93.000 Gcal, che rappresentano un risparmio pari a circa 10.400 TEP e minori emissioni di circa 33.500 tonnellate di CO2.
A questi utenti allacciati vanno aggiunti gli 800 di Monteverdi Marittimo, per l’impianto inaugurato recentemente, cui si uniranno presto gli impianti di Montieri e di Radicondoli.