Torri Q.lo 1.0, un Geographic information system (Gis) per il risparmio energetico

Allo SMAU Smart City 2014 il terzo premio in meno di un anno per il software italiano

[24 Aprile 2014]

Torri Q.lo 1.0 è un software «utile, semplice ed innovativo», come lo definisce Emiliano Vettore, suo ideatore, insieme a Diego Pellizzaro. Un Geographic information system (Gis) dedicato al risparmio energetico e dedicato ai cittadini, che questo risparmio possono rendere reale. È scaricabile da poche settimane dal sito del Comune di Torri di Quartesolo (VI), e ha già vinto ben tre premi di livello regionale, nazionale e internazionale.

L’ultimo è il Premio regionale Smart City 2014, consegnato alla Fiera SMAU di Padova, che si è svolta lo scorso 17-18 aprile e che va come riconoscimento ai migliori progetti di sviluppo delle Città Intelligenti. Lo hanno preceduto il Premio nazionale A+Com assegnato da Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club nel maggio 2013 come miglior Piano d’Azione per l’Energia Sotenibile (PAES) tra i comuni sotto i 20.000 abitanti, e il Premio internazionale degli utenti assegnato in ottobre 2013, dall’Osservatorio sulle Best Climate Pratices, organo lanciato due anni fa dall’International Centre for Climate Governance (ICCG).

«Descrivere lo strumento web GIS, ma anche e soprattutto testimoniare la straordinarietà dell’esperienza di Torri di Quartesolo e dei premi vinti» è stato lo scopo di questa occasione secondo Emiliano Vettore, durante la conferenza stampa di presentazione, cui sono intervenuti anche il sindaco Diego Marchioro, l’assessore all’Ambiente Alessandro Cignacco, Diego Pellizzaro, che con Vettore ha creato GREEN DEV, la start-up che ha realizzato il progetto per il Comune, e i rappresentanti degli organismi che hanno riconosciuto con questi premi, il valore unico del progetto (IUAV di Venezia, ICCG, SMAU).

Durante l’incontro sono emersi i punti che hanno reso questa piccola realtà del vicentino, d’esempio anche a livello internazionale. Innanzitutto l’analisi molto approfondita che ha preceduto il progetto, realizzata a livello del territorio, focalizzata sul consumo energetico, partendo dalle abitazioni fino alle infrastrutture presenti nel territorio stesso. Poi l’organizzazione del lavoro che ha permesso di categorizzare per classi energetiche gli edifici afferenti alla superficie comunale e associarvi informazioni sui possibili interventi di risparmio energetico che ogni cittadino può realizzare, quantificando anche il risparmio in termini economici. Tutto questo portando avanti uno studio atto a vagliare l’utilizzabilità di tutte le fonti rinnovabili, in base alle caratteristiche naturali e climatiche di quest’area. Ma la vera innovazione sta nella previsione di scenari possibili, ovvero nella modellazione delle previsioni rispetto ai risultati attesi, in base a quelle che potrebbero essere situazioni economiche future differenti e quindi differentemente accoglienti. E anche le azioni che possono essere realizzate per ridurre i consumi energetici, elencate in modo personalizzato e completo all’interno di questo applicativo sono perfettamente adattabili a ciascuno scenario. Tutte queste azioni avranno un inevitabile effetto a cascata sull’occupazione di settori prima in difficoltà, come quello edilizio, dell’idraulica o dell’elettrotecnica. Ogni intervento realizzato grazie a questo applicativo andrà infatti a nutrire un settore green dell’economia locale, e il miglioramento potrà essere misurato.

La genialità è stata fondamentalmente la semplicità del progetto che lo ha reso così concreto, insieme al coraggio di affrontare uno studio molto lungo e impegnativo, che ha portato a conoscere il proprio territorio e quelle che ne sono le esigenze contingenti, partendo dal basso per arrivare a incidere infine, a livello globale. Il sindaco, infatti ci rivela come dallo studio condotto, si sia arrivati a capire che l’opera dei cittadini condiziona il 97% del totale dei consumi energetici del Comune. Dunque è il cittadino il protagonista del vero cambiamento.

La nuova prospettiva è quindi quella di aumentare le partecipazione consapevole della cittadinanza, ma non solo. Sarebbe importante proiettare la potenzialità di questa idea su un territorio più ampio possibile. La conoscenza approfondita dei luoghi in cui le amministrazioni si trovano ad operare dovrebbe essere il punto di partenza per qualsiasi tipo di pianificazione. È per questo che il sindaco si sta muovendo per creare una rete tra comuni della provincia, per arrivare all’organizzazione di un Piano Strategico che possa essere finanziato anche dall’Unione Europea.

Secondo Denis Maragno, ricercatore e dottorando allo IUAV di Venezia, che si occupa di pianificazione territoriale e cambiamento climatico, «Smart City è un termine sempre più spesso utilizzato, sovente anche frainteso, perché si tende ad associare alla Smart City la componente tecnologica, che è imprescindibile, però è uno strumento, non deve essere l’obiettivo, e invece spesso è l’obiettivo. La città intelligente è quella che studia il territorio, capisce com’è il territorio, usa l’intelligenza sulla fonte dati e agisce con interventi mirati».

Con Torri Q.lo 1.0 abbiamo tutto questo, e abbiamo anche la tecnologia.

di Rossana Andreato