Emergenza Volterra, servono 6 milioni di euro. La Regione pronta a stanziarne la metà
Rossi: «Situazione drammatica, chiedo per le risorse restanti un intervento dello Stato»
[4 Marzo 2014]
Dopo l’ennesimo crollo a Volterra torna ad accendersi l’allarme rosso. La ferita apertasi con le piogge di fine gennaio non si è ancora sanata, e anzi continua ad allagarsi. Il presidente Enrico Rossi ha fatto oggi visita alla città etrusca per prendere visione diretta del nuovo crollo, prendendo contatto fin dalla mattinata con il ministro della cultura Dario Franceschini e successivamente anche con Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, per concordare il da farsi.
«La situazione a Volterra è drammatica – dice il presidente – dopo il crollo del muro medievale su tracciato etrusco del 31 gennaio scorso, è crollato anche uno sperone di roccia che sovrastava piazza Martiri della Libertà, in pieno centro storico. E’ una situazione di assoluta emergenza, che richiede un intervento urgente per impedire conseguenze ancora più gravi per la tenuta complessiva della città costruita sulla rocca. Non possiamo stare inerti a aspettare l’irreparabile».
Il presidente Rossi – comunicano dalla Regione – invierà una lettera al presidente del consiglio Matteo Renzi, al ministro Franceschini e al prefetto Gabrielli in cui, oltre a descrivere in questi termini la situazione, avanza una proposta immediata. «Chiedo al governo – prosegue Rossi – di concertare insieme un intervento di somma urgenza, stimato intorno a sei milioni di euro, che consentirebbe di evitare conseguenze disastrose. La Regione Toscana è disponibile fin da subito a stanziare 3 milioni euro. I restanti li chiedo come intervento dello stato».
Il prossimo appuntamento istituzionale per la città di Volterra è previsto per giovedì prossimo, quando si terrà una riunione nella sede della presidenza della Regione Toscana con tutti il soggetti interessati. Non è prevista nessuna nuova ondata di maltempo a tormentare l’area, almeno nel breve periodo, ma la situazione necessita di continui controlli. I crolli, nel frattempo, senza nuovi interventi potrebbero moltiplicarsi.