La Corte Ue: i consumatori devono essere informati sui cambi di prezzo di elettricità e gas
[23 Ottobre 2014]
Prima dell’entrata in vigore di ogni aumento di prezzo delle forniture di energia elettrica e gas i consumatori devono essere informati. Lo afferma la Corte di Giustizia europea che con sentenza di oggi condanna la Germania. La Repubblica tedesca non avendo fornito informazioni circa i motivi, le condizioni e la portata dell’aumento ha violato la direttiva energia elettrica e gas.
La questione si riferisce all’aumento di prezzo della fornitura di energia elettrica e di gas avvenuta in Germania tra il 2005 e il 2008. Una serie di aumenti che alcuni clienti soggetti a tariffa standard, hanno ritenuto eccessivi e basati su clausole illegali.
La normativa tedesca vigente all’epoca dei fatti ha stabilito le condizioni generali dei contratti conclusi con i consumatori e ha integrato le condizioni direttamente nei contratti conclusi con i clienti soggetti a tariffa standard. La normativa consentiva ai fornitori di modificare unilateralmente i prezzi dell’elettricità e del gas senza indicare il motivo, le condizioni e la portata della modifica, ma garantendo al contempo che i clienti fossero informati dell’aumento e potessero eventualmente recedere dal contratto.
Però, le direttive del 2003 quella sull’energia elettrica (la numero 54) e quella sul gas (la numero 55) non ammettevano e non ammettono una normativa nazionale di questo tipo. Anche perché gli Stati sono obbligati a garantire un elevato livello di tutela dei consumatori riguardo alla trasparenza delle condizioni generali di contratto.
Le due direttive europee incentivano, da un lato, la liberalizzazione del mercato dell’energia attraverso la graduale introduzione della concorrenza in un settore tradizionalmente caratterizzato dai monopoli statali. E dall’altro lato, cercano di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Cercano di garantire un “elevato livello di protezione dei consumatori, con particolare riguardo alla trasparenza delle condizioni generali di contratto, alle informazioni generali e ai meccanismi di risoluzione delle controversie”.
I consumatori devono avere il diritto di contestare una siffatta revisione. Per far ciò però è necessario che le informazioni sui motivi e sulle condizioni della modifica, siano fornite in tempo utile prima dell’entrata in vigore delle modifica stessa.
Del resto i consumatori hanno il diritto di recedere dal contratto e il diritto di contestarlo. Questi diritti sono connessi: richiedono al consumatore di possedere sufficienti informazioni sul motivo dell’aumento del prezzo e sul relativo metodo di calcolo. Elementi necessari non solo perché consentono al consumatore di valutare se valga la pena recedere dal contratto (se possibile) e scegliere un altro fornitore, ma anche perchè consentono al consumatore didecidere se contestare o no un aumento del prezzo.