Efficienza energetica, ecco i vetri fotocromatici
[14 Aprile 2014]
Decidere di ristrutturare casa è una scelta corretta sia da un punto di vista etico che da un punto di vista economico: certo, il prezzo dei lavori è sempre molto alto e trovare un prestito conveniente potrebbe essere l’unica soluzione, ma il gioco potrebbe valerne veramente la candela.
Migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile, infatti, ci servirà per vedere diminuire il prezzo delle bollette e per dimezzare gli sprechi di energia verso l’esterno. I lavori che è possibile fare all’interno di una casa per poterne migliorare l’efficienza energetica, oltretutto, sono davvero tanti e alcuni sono anche low cost.
Isolando termicamente l’ambiente, per esempio, sarà possibile ottimizzare l’energia consumata all’interno e quella proveniente dall’esterno (attraverso il sole magari) ed evitare che questa si disperda all’esterno, dovendo aumentare la richiesta di energia per il riscaldamento dell’interno.
Lavorare sui pavimenti, sulle pareti, sui tetti, sugli infissi: tutti questi e molti altri sono i parametri da tenere in considerazione per poter lavorare efficacemente verso il risparmio. Ed è dalla California che arrivano nuove invenzione che ci aiuteranno nel risparmio energetico ed economico.
L’azienda californiana View, ha da poco messo sul mercato una nuova tipologia di vetri per la casa riprendendo la tipologia di quelli che da anni vengono utilizzati per le lenti degli occhiali: sono i cosiddetti vetri elettrocromici o fotocromatici.
Questi, alla stregua delle specifiche lenti per gli occhiali, cambiano tonalità al variare dell’intensità e della condizioni di luce che vi sono riflesse. Questo processo, inoltre, avviene in modo automatico senza la necessità di avere pulsanti o telecomandi che ne indichino la regolazione.
Tecnicamente, questo può avvenire grazie ad un nuovo materiale che modifica dinamicamente la qualità e la quantità di luce che attraversa i vetri e che si trasforma in calore rendendo intelligenti i vetri installati.
Questa nuova funzionalità potrebbe aiutare gli uffici a ridurre l’aria condizionata del 25% per un risparmio del 20% sul consumo di energia elettrica senza considerare che un vetro del genere varrebbe 12 punti di bonus in una eventuale certificazione Leed.
Ovviamente, non essendo delle semplici finestre, le “smart glass” costano circa 50 euro al metro quadro e sul mercato se ne trovano anche di più cari, fino a 100 dollari al metro quadro.
Certo, il prezzo potrebbe limitarne la sua diffusione e come ha spiegato anche Arman Shehabi, un ricercatore del Berkeley Lab «Ovviamente questo è un ostacolo per la loro diffusione. Stiamo però lavorando per rendere il vetro più competitivo anche sul mercato».
«E’ importante però sottolineare – continua il ricercatore – che il costo iniziale è compensato nel tempo con il maggiore risparmio energetico rispetto a una finestra ad alte prestazioni».
Attualmente, queste finestre sono già state installate in alcuni edifici come il W San Francisco hotel, lo Starbucks di Denver, al Miramar Marine Corps Air Station di San Diego e in molti altri edifici e sicuramente sono uno dei modi con i quali si potrà ottenere un risparmio del consumo energetico non indifferente.
Bruno Grande