In arrivo il progetto ViDEPI
Esplorazione petrolifera in Italia, si va verso l’informazione libera. Ma per i dati vecchi
Occorre più trasparenza per i “lavori in corso”
[14 Novembre 2013]
Nella sede del ministero dello Sviluppo Economico si è svolta una riunione per esaminare gli aspetti relativi alla informazione sulle attività di esplorazione petrolifera. Il ministero ha confermato la volontà di implementare ed adeguare il progetto ViDEPI (Visibilità dei dati relativi all’esplorazione petrolifera in Italia) e sono state tracciate le fasi di questa implementazione. Il progetto ha l’obiettivo di rendere facilmente accessibili i documenti tecnici relativi all’esplorazione petrolifera in Italia. Si tratta di documentazione riguardante titoli minerari cessati, e pertanto pubblica, depositata a partire dal 1957 presso l’Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e geotermia) del ministero dello sviluppo economico.
«La questione della disinformazione, spesso faziosa oltre che interessata, è questione dominante in Italia in ogni campo- ha dichiarato Vittorio D’Oriano vice presidente del Consiglio nazionale Geologi, presente alla riunione- E’ anche noto che purtroppo essa nasce dal fatto che molti studiosi, o pseudo-tali, per più motivi sui quali mi permetto di sorvolare, sono disposti a immiserire la stessa scienza che dicono di studiare pur di arrivare ai loro obiettivi che generalmente sono preventivamente e acriticamente di contrasto a questo o quell’argomento: dall’alta velocità al petrolio, dallo sfruttamento di giacimenti di CO2 a nuovi tracciati di grandi opere infrastrutturali. Questa cattiva informazione deve essere contrastata, i modi possono essere vari ma tutti però devono partire dal presupposto che va creata una informazione corretta, trasparente e possibilmente continua. La questione quindi è prima di tutto culturale».
I geologi apprezzano il progetto ViDEPI ma chiedono di più in tema di informazioni perché oltre ai dati storici sui “vecchi” progetti è necessario informare anche sui permessi di ricerca petrolifera in corso. «In questo quadro il progetto ViDEPI è certamente il primo tassello- ha aggiunto D’Oriano- ma occorre che enti, autorevoli, realmente terzi rispetto al problema ma anche nei confronti della pubblica opinione trovino il modo di informare i cittadini e le istituzioni pubbliche dello stato dell’arte, delle problematiche aperte, di quello che realmente avviene nel caso specifico quando si studia un permesso di ricerca petrolifera e dopo, in regime di concessione e sfruttamento. Con l’unico scopo di far maturare nel pubblico una conoscenza altrimenti monca e quindi soggetta a venire manipolata dall’imbonitore di turno.
E, allargando l’orizzonte, ciò deve avvenire per il bene della collettività, della scienza e della verità. Non possono esservi altri riferimenti», ha concluso il vicepresidente nazionale dei geologi.