Esplosione di un oleodotto in Venezuela: attentato o incidente?
Il governo: sabotaggio criminale contro gli impianti petroliferi che fa parte della guerra permanente diretta da gruppi appartenenti all'estrema destra
[13 Gennaio 2022]
La Comisión Presidencial Alí Rodríguez Araque ha denunciato «Il nuovo sabotaggio criminale perpetrato contro gli impianti dell’industria petrolifera venezuelana». Si tratta dell’esplosione avvenuta nella notte dell’11 gennaio che ha fatto saltare in aria il Poliducto de Oriente, nel municipio di Naricual della città di Barcelona, nello Stato venezuelano di Anzoátegui, da dove viene distribuito tutto il carburante del Venezuela orientale».
La Comisión Presidencial Alí Rodríguez Araque non ha dubbi: «Questa azione criminale fa parte della guerra permanente diretta da gruppi appartenenti all’estrema destra venezuelana che, protetti dall’imperialismo nordamericano, cercano di tentare e boicottare gli importanti progressi che il governo bolivariano ha realizzato all’interno del nuovo sistema produttivo. Tutto questo si aggiunge all’espediente criminale di sanzioni e minacce alle quali l’industria petrolifera venezuelana è stata sottoposta, negli ultimi cinque anni, da settori dell’opposizione ed stremisti, la cui agenda continua ad essere la violenza, con la presunta intenzione di interrompere tutte le operazioni connesse con la PDVSA (Petróleos de Venezuela, ndr) nelle sue diverse aree».
Ma all’inizio non si era parlato di un attentato e a farlo era stato l’insospettabile governatore dello Stato di Anzoátegui, Luis Marcano, un leader storico del Partido Socialista Unido de Venezuela (PSUV) al potere, che, dopo aver confermato che c’era stata un’esplosione in un oleodotto e che c’erano almeno 3 feriti, aveva dichiarato che «Si presume che l’esplosione sia stata il risultato di tentativi di perforazione del tubo». Quindi un furto di carburante andato male, anche se di solito in incidenti di questo tipo ci scappa il morto.
Poi la Comisión Presidencial Alí Rodríguez Araque ha rettificato denunciando un attentato terroristico contro il sistema energetico venezuelano e ha concluso la sua nota ufficiale con un’altisonante retorica patriottico-politica: «Il governo bolivariano guidato dal presidente Nicolás Maduro, insieme all’eroica classe operaia della PDVSA, ratifica il suo impegno a continuare a lavorare instancabilmente fino al raggiungimento del pieno recupero e rafforzamento delle infrastrutture industriali e tecnologiche dell’industria petrolifera, per superare le avversità e avanzare verso nuove orizzonti di benessere e sviluppo per il popolo venezuelano».
Il vicepresidente di settore per sicurezza cittadina e la pace, A/J Remigio Ceballos Ichaso ha spiegato che «L’incendio è stato progressivamente controllato, grazie al lavoro svolto dalla Dirección de Seguridad Integral de PDVSA, la Policía Nacional Bolivariana (PNB), Policías Estadal e Municipal» che hanno ripristinato abbastanza velocemente il servizio di distribuzione dei carburanti in questa importante regione del Venezuela.