Gas, l’Azerbaigian punta sul progetto transadriatico Tap: «Il Nabucco è morto»
Per l'Ue difficile uscire dalla dipendenza dalla Russia per almeno 6-7 anni
[27 Agosto 2014]
Secondo quanto scrive oggi il giornale russo Nezavissimaia gazeta, a proposito di gas, per l’Azerbaigian «il progetto Nabucco non è più all’ordine del giorno e, tenuto conto degli avvenimenti in Ucraina, la sua rianimazione sembra impossibile».
E’ così che il governo di Baku ha reagito alle recenti dichiarazioni di alcuni politici ed analisti occidentali che pensano che il miglioramento delle relazioni tra Usa e Iran, dovuto alla comune necessità di sconfiggere le milizie salafite dello Stato Islamico in Iraq e Siria, potrebbe far tornare di attualità la costruzione del Nabucco.
Un’impressione rafforzata dalle dichiarazioni del ministro del petrolio iraniano, Ali Majedi, che ha annunciato che la Repubblica Islamica dell’Iran sarebbe pronta ad assicurare le forniture di gas ai Paesi dell’Ue, L’11 agosto Majedi aveva detto ai media iraniani: «Nel momento in cui l’Europa cerca di diversificare le forniture di idrocarburi, l’Iran, che possiede delle risorse gasiere tra le più ricche del momdo, potrebbe fornire del gas all’Ue attraverso il gasdotto Nabucco». Poi il ministro iraniano aveva rivelato che in Iran (che sarebbe ancora sotto embargo Ue) pochi giorni prima erano arrivate due delegazioni di Paesi europei «Venute per studiare gli itinerari possibili di rifornimento», Secondo Majedi, che si è rifiutato di dire di quali Paesi dell’Ue si tratti, «Esistono diversi itinerari, quali quelli che passano per la Turchia, la Siria, il Caucaso ed il Mar Nero. L’itinerario turco è di gran lunga il migliore».
Ma sul sito 1news.az Ilkham Chaban, direttore del Centre azero delle ricerche petrolifere, scrive che le conclusioni alle quali è arrivata la stampa occidentale «Sono infondate semplicemente perché il progetto Nabucco non è più all’ordine del giorno e la sua rianimazione con la partecipazione dell’Iran è completamente irrealistica in un futuro prevedibile». Infatti il governo di Baku ha deciso di trasformare questo progetto nel gasdotto transfrontaliero (Tanap).
Nabucco avrebbe dovuto fornire gas all’Europa aggirando la Russia attraverso l’Azerbaigian, l’Iraq e il Turkmenistan. Un progetto inizialmente da 6 – 8 miliardi di dollari che poi sono raddoppiati. Il gasdotto avrebbe dovuto trasportare 30 – 31 miliardi di m3 di gas all’anno ed i lavori erano stati avviati già negli anni 2000, ma poi si sono scontrati con numerosi problemi. Alla fine del 2013 Nabucco è stato chiuso per scarsa redditività e gli azionisti del giacimento Shah Deniz hanno potato per il progetto di gasdotto Transadriatico, il Tap che sta sollevando molte proteste in Puglia, che passando dalla Grecia e dall’Albania, porterà il gas in Italia e dal nostro Paese nel resto dell’Europa.
L’Azerbaigian punta su questo per esportare il gas del giacimento di Shah Deniz e per Ilkham Chaban, «Il gas azero non farà concorrenza a quello russo sul mercato europeo. Noi possiamo soddisfare solo il 3 – 4% dei bisogni di gas dell’Ue. Il Turkmenistan potrebbe fornirne di più ma non bisogna dimenticare che è sempre più orientato verso il mercato asiatico. Tutti questi fattori indicano che sarà molto difficile per l’Ue uscire dalla dipendenza russa nei prossimi 6 – 7 anni».