Gazprom: «L’Europa ha perso la gara del gas»
La Cina dà un acconto da 25 miliardi di dollari per il mega-accordo energetico
[23 Maggio 2014]
Dopo il mega-accordo energetico con la Cina l’amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller, non ha dubbi: «L’Europa come mercato per la vendita di gas ha perso la competizione. Con la firma del contratto tra Gazprom e Cnpc è iniziata la lotta competitiva per le risorse russe. L’Europa ha perso la “guerra” dei prezzi nel mercato del gas. I prezzi in Asia sono più alti e questa tendenza continuerà».
Secondo Miller, è molto probabile che l’accordo sottoscritto dai due giganti energetici russo e cinese «Influirà anche sui prezzi del gas nel mercato europeo», ma ha sottolineato che Gazprom «Farà tutto il possibile per mantenere la sua reputazione di fornitore sicuro di gas per l’Europa. La domanda europea di gas importato si mantiene ad un livello tra i 300 miliardi e i 320 miliardi di m3 all’anno. Questo si deve al fatto che i produttori europei, soprattutto la Norvegia ed il Regno Unito hanno ridotto la loro produzione, mentre calano anche le forniture dell’Africa del Nord e del Medio Oriente».
Il capo di Gazprom ha detto che nel 2013 e nel primo trimestre del 2014 le forniture di gas russo all’Europa hanno battuto tutti i record e che questo trend continua nonostante la crisi ucraina: «La Russia è stata il fornitore numero uno di gas all’Ue e lo sarà ancora. Le capacità delle risorse russe ci permettono di somministrare all’Europa tutto il gas di cui necessita il suo mercato».
Il contratto tra Gazprom e Cnpc firmato ieri alla fine della visita di Vladimir Putin in Cina è un affare da 400 miliardi di dollari e prevede di rifornire di 38 miliardi di m3 gas all’anno la Repubblica Popolare Cinese per 30 anni, a partire dal 2018-2020. Oggi fonti russe hanno confermato che la Cina darà un acconto di 25 miliardi di dollari per realizzare il progetto e il capo del settore esportazioni di Gazprom, Alexander Medvedev, ha rivelato che «I prezzi del gas per la parte cinese superano i 350 dollari per 1.000 m3». Ma Gazprom non pubblicherà la cifra esatta a causa del «Segreto commerciale. I prezzi vengono calcolati secondo la formula basata sui prezzi del mercato del petrolio e dei suoi derivati».