Geotermia a bassa entalpia: il gruppo di lavoro ANIGHP-CNG-UGI scrive al Ministro Federica Guidi
[1 Agosto 2014]
Il ministero dello Sviluppo Economico tra il 2012 ed il 2013 aveva attivato un tavolo di concertazione, con la presenza delle tre associazioni, CNR, Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump e Unione Geotermica Italiana, per lavorare ad una bozza di dispositivo normativo per disciplinare gli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, destinati al riscaldamento ed alla climatizzazione degli edifici.
Il tavolo di lavoro era giunto ad una bozza ampiamente condivisa del “decreto per Procedura Autorizzativa Semplificata (P.A.E.S.) per la posa di sonde geotermiche”, che però non è mai stato varato dal Governo.
Le tre associazioni hanno dunque inviato una lettera all’attuale Ministro del MISE, Federica Guidi, per ravvisare l’urgente necessità che il ministero “di concerto con i Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e dei Trasporti, renda operativo il decreto volto a disciplinare gli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento ed alla climatizzazione degli edifici”.
«Tale necessità – scrivono le tre associazioni -scaturisce dalla totale assenza, a livello nazionale, di una normativa adeguata che regoli il settore e che possa emanare dei chiari indirizzi agli Enti locali, in modo che anch’essi possano produrre dei regolamenti efficaci ed omogenei sull’intero territorio nazionale».
I firmatari della lettera sono il presidente del Consiglio dei Geologi, Gian Vito Graziano, e i numeri uno dell’Unione Geotermica Italiana e dell’Associazione Nazionale Impianti di Geotermia Heat Pump, Walter Grassi e Alberto Stella, preoccupati dalla mancanza di una normativa adeguata nazionale che regoli il settore.
«La geotermia a bassa entalpia – si legge nella lettera – rappresenta sicuramente un settore di nicchia, che stenta a crescere e svilupparsi in modo sano ed organizzato, anche a causa della totale assenza di regole e linee guida».
«In un momento di pesantissima crisi economica – sottolineano i firmatari – ogni azione volta a dare un impulso al settore produttivo può significare la salvezza di posti di lavoro esistenti e la creazione di nuovi, anche in considerazione della filiera totalmente nazionale della geotermia a bassa entalpia».
Sulla necessità di corretti strumenti di sostegno al settore delle pompe di calore geotermiche, il presidente del CNG, è intervenuto più volte lamentando anche l’incertezza delle procedure.
«In molte Regioni – aveva sottolineato qualche mese Vito Graziano – è persino vietata la realizzazione di nuovi progetti, mentre in altre non sono sufficienti garanzie di trasparenza e tutela. Per il geotermico poi la variegata situazione dei diversi regolamenti autorizzativi delle Regioni non fa che complicare le cose».
L’auspicio delle associazioni firmatarie