Giani accoglie il rigassificatore a Piombino
«Ora avanti con le bonifiche per lo sviluppo di Piombino». Il sindaco Ferrari: «Vicenda non ancora finita»
[20 Marzo 2023]
Ieri notte il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (PD), era l’unica “autorità” presente al Porto di Piombino ad accogliere il rigassificatore Golar Tundra. Intestandosi così. da Commissario straordinario, il “merito” politico di una scelta fortemente voluta dal governo Draghi (con dentro PD, M5S, renziani, centristi, Lega e Forza Italia) e ancora di più dal governo Meloni a guida Fratelli d’Italia, il Partito del Sindaco di Piombino Francesco Ferrari che continua a opporsi al rigassificatore, così come fanno in Regione Lega e Forza Italia che lo hanno fortemente voluto quando c’era Draghi e ora che c’è la Meloni.
A Giani, criticato per questo da sinistra e all’interno del suo stesso partito, va riconosciuta coerenza nel suo granitico sì al rigassificatore, nonostante sia stato utilizzato come specchietto per le allodole dalla destra per far scordare le politiche energetiche pro-gas a livello europeo e nazionale. Una coerenza che ora Giani rivendica accollandosi quelli che per qualcuno sono meriti e che a Piombino e dintorni sono soprattutto colpe. E lo fa ribadendo la necessità che, «In parallelo all’insediamento della nave, vada avanti spedito l’iter delle compensazioni».
Per Giani, «L’arrivo della Golar Tundra rappresenta, simbolicamente, un traguardo della Toscana del fare. Una Toscana che vuole essere guida e punto di riferimento sia sul piano energetico che su quello ambientale e che si mette a disposizione per consentire al Paese di affrontare i riflessi della crisi legata alla guerra in Ucraina. Per le compensazioni essenziali per lo sviluppo di Piombino, penso che prevarrà lo spirito di squadra. E la prima prova sarà l’emendamento presentato da alcuni esponenti Pd, in linea con la strategia della Regione, al decreto legge ora in parlamento sul Piano di ripresa e resilienza, che prevede 40 milioni in più in aggiunta ai 40 milioni già previsti dall’accordo di programma. Il ministro Fitto, con cui ho avuto un colloquio preventivo, si è detto d’accordo. Se il parlamento approverà l’emendamento, ci saranno 80 milioni disponibili, che Invitalia potrà utilizzare per le bonifiche, che sono il primo passo per le compensazioni».
A Giani ribatte il sindaco Ferrari: «Le immagini della Golar Tundra che entra nel nostro porto sono state senza dubbio d’impatto e capisco chi, guardandole, si è sentito scoraggiato e ha pensato che la vicenda ormai sia conclusa, che l’arrivo della nave abbia messo la parola fine alle speranze di rilancio di Piombino. Mi rivolgo in particolare ai miei concittadini nel ricordare a tutti che la questione è tutt’altro che risolta: c’è ancora un ricorso pendente al Tar e, checché ne dica il Presidente della Regione Giani, se il tribunale deciderà di accoglierlo, la Golar Tundra dovrà disormeggiare e andarsene dalla nostra città. La giustizia amministrativa non è uno scherzo e credo fermamente che il Tar prenda il suo compito molto seriamente: che il presidente Giani, nonché commissario straordinario per l’opera, affermi pubblicamente che a prescindere dalla risposta del Tribunale, essendo la nave in funzione quando arriverà la sentenza, continuerà ad operare, non è solamente falso ma anche offensivo nei confronti della città. I tanti dubbi che il Comune ha sollevato in merito alla sicurezza dell’impianto non sono stati chiariti, l’Aia non è ancora stata concessa, nonostante i “tutto apposto” di Giani, e manca ancora il parere definitivo del Comitato tecnico regionale. Tutte circostanze che fanno sì che quella nave non possa entrare in funzione. Giani ha dichiarato di essere soddisfatto della collaborazione con Snam e celebra l’ormeggio della nave a Piombino come un importante risultato. Forse il Presidente ha preso questa collaborazione fin troppo seriamente visto che, giusto pochi giorni fa, ha firmato la terza proroga a Snam che, con la nave in porto, ancora non ha presentato il progetto per l’impianto offshore che dovrà essere pronto dopo i tre anni a Piombino. La partita è ancora sul tavolo e la passerella del Commissario di questi giorni non è certamente servita a rassicurare i cittadini».