Guerra in Ucraina: la centrale nucleare di Zaporizhzhya è di nuovo non connessa
Continuano gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina
[18 Ottobre 2022]
Il direttore generale dell’International atomic enrgy agencY (Iaea), Rafael Mariano Grossi ha confermato che nella mattina del 17 ottobre «La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (ZNPP) ha perso di nuovo la connessione all’ultima linea elettrica rimasta in funzione da 750 kilovolt (750 kV), ma continua a ricevere elettricità dalla rete attraverso un sistema di riserva»,
Il team di esperti dell’Iaea presente nella centrale nucleare più grande d’Europa è stato informato dal personale operativo che «La linea a 750 kV è stata disconnessa dalla protezione di sottotensione – un sistema che interviene automaticamente quando la tensione scende troppo in basso – intorno alle 4:00 ora locale». L’operatore nucleare nazionale ucraino Energoatom ha detto che «Questo è stato causato dal bombardamento di una sottostazione, che fa parte del sistema di trasmissione elettrica della rete, situata lontano dall’impianto stesso».
E’ la terza volta che il collegamento della ZNPP a questa linea elettrica è saltato negli ultimi 10 giorni, «Sottolineando la fragile situazione energetica dell’impianto durante l’attuale conflitto militare in Ucraina», dice l’agenzia nucleare dell’Oniu
Gli esperti dell’Iaea hanno riferito che «L’impianto – che necessita di energia elettrica per il raffreddamento del reattore e altre funzioni essenziali di sicurezza – ora riceve energia elettrica esterna attraverso il piazzale della vicina centrale termica, una disposizione di riserva che è stata ripristinata la scorsa settimana. Per una decina di minuti uno dei 20 generatori diesel di emergenza della ZNPP ha iniziato a funzionare dopo la perdita di questa mattina della linea a 750 kV, ma è stato presto nuovamente spento in quanto il sistema elettrico di riserva ha fornito l’energia necessaria».
Secondo il governo dell’’Ucraina, «Il bombardamento della sottostazione, che è collegata anche alla centrale nucleare dell’Ucraina meridionale, non ha avuto alcun impatto sulla modalità operativa di tale centrale nucleare».
Il team dell’Iaea che è presente nella centrale di Zaporizhzhya occupata dai soldati russi ha riferito che ieri altri tre camion con carburante diesel sono arrivati dalla Crimea, oltre a un convoglio con pezzi di ricambio e materiali di consumo proveniente dalla città di Zaporizhzhya. Il 16 ottobre il team dell’Ieaea ha saputo che «E’ stata presa la decisione di non continuare le operazioni di avviamento dell’unità reattore 5. Tuttavia, l’unità rimane in uno stato di spegnimento a caldo per fornire vapore di processo al sito ZNPP».
Intanto la Russia continua ad attaccare le infrastrutture energetiche dell’Ucraina e anche oggi in tutto il Paese risuonano gli allarmi contro attacchi missilistici e con i droni. Kiril Timoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Vladimir Zelensky, ha ammesso che «L’elettricità e l’approvvigionamento idrico potrebbero essere interessati a Dnepropetrovsk a causa degli attacchi» e poi ha annunciato che «Una grande struttura di infrastrutture energetiche è stata distrutta a Dnepropetrovsk». Secondo testin si tratterebbe della centrale termoelettrica della città.
Tymoshenko ha scritto sul suo canale Telegram che tre colpi di proiettile hanno centrato un impianto energetico nella capitale Kiev e un altro attacco contro la città di Zhitomir ha danneggiato un impianto energetico. Il sindaco di Zhytomyr Sergei Sukhomlin ha detto che dopo gli attacchi sono state interrotte le forniture di elettricità e acqua in città. Anche il sindaco di Kharkov ha riferito che ci sono state diverse esplosioni in città che hanno causato il blocco della metropolitana.