
Guerra Russia – Ucraina: bombe sulla centrale nucleare più grande d’Europa. Problemi anche a Chernobyl

Oggi, l'Ucraina ha informato l’nternational Atomic Energy Agency (Iaea) che durante la notte è stato bombardato il sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, con 6 reattori nucleari, e il direttore generale dell’Iaea, Rafael Mariano Grossi, ha immediatamente parlato con il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, nonché con l0 lo State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine (SNRIU). Grossi ha chiesto la sospensione dell'uso della forza e ha avvertito sui gravi pericoli in caso che vengano colpiti i reattori nucleari.
Dopo l’attacco alla centrale di Zaporizhzhia la segretaria all'energia Usa, Jennifer Granholm, ha detto che «Le operazioni militari russe vicino all'impianto sono spericolate e devono cessare. Il Dipartimento dell'energia ha attivato il suo Nuclear Incident Response Team e sta monitorando gli eventi in consultazione con il Pentagono, la Nuclear Regulatory Commission e la Casa Bianca». Aggiungendo però che «Nessuna lettura di radiazioni elevate è stata rilevata vicino all'impianto e i suoi reattori sono protetti da robuste strutture di contenimento e... vengono spenti in sicurezza».
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha chiamato il presidente ucraino Zelensky e, secondo Downing Street, «Entrambi i leader hanno convenuto che la Russia deve cessare immediatamente il suo attacco alla centrale e consentire l'accesso illimitato ai servizi di emergenza all'impianto (…) L'incidente potrebbe minacciare direttamente la sicurezza di tutta l'Europa».
Il SNRIU ha detto che l’incendio non ha colpito le apparecchiature "essenziali" e il personale della centrale nucleare e ha assicurato che sta adottando tutte le misure per evitare che lo faccia, aggiungendo che «Non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell'impianto».
Grossi ha annunciato che, a causa della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, l'Iaea sta mettendo in piena operatività il suo ha mettendo il suo Incident and Emergency Centre (IEC) e che «L’Iaea continua a monitorare da vicino gli sviluppi della centrale nucleare di Zaporizhzhia e rimane in costante contatto con l'Ucraina».
Ieri Mosca aveva informato l’Iaea di aver completamente circondato – «messo in sicurezza» - il territorio intorno alla centrale e che i 6 reattori funzionavano normalmente. Ma stanotte il il sindaco di Energodar, Dmitry Orlov, ha detto sul suo canale Telegram che «L'impianto è in fiamme per i continui bombardamenti nemici di edifici e unità della più grande centrale nucleare d'Europa».
Ad essere colpito sembra sia stato quello che il SNRIU ha definito «un edificio di addestramento adiacente al sito nucleare, non negli edifici del reattore della struttura». Sebbene inizialmente i vigili del fuoco non sano stati in grado di rispondere a causa dei combattimenti, alla fine sono riusciti a contenere l'incendio.
Le riprese delle telecamere di sicurezza della centrale nucleare dimostrano che c’è stato davvero un incendio dopo che razzi e proiettili traccianti erano stati sparati verso uno degli edifici. Secondo i media ucraini, giovedì, dopo l’interruzione dei negoziati con le autorità locali, è scoppiato uno scontro a fuoco tra le forze ucraine che difendono la centrale e quelle russe che circondano Zaporizhzhia.
Oggi, il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha twittato che se la centrale nucleare esplodesse il disastro «Sarebbe 10 volte più grande di Chernobyl», il cadavere della centrale nucleare esplosa nel 1986 che le truppe russe hanno conquistato la scorsa settimana e dove, assicurano, stanno pattugliando congiuntamente l'area radioattiva insieme a guardie ucraine.
L'Ucraina ha invece detto all’Iaea che il personale ucraino viene trattenuto nella centrale nucleare di Chernobyl da quando le forze militari russe hanno preso il controllo del sito e che sta affrontando «Pressioni psicologiche e esaurimento morale». Grossi ha sottolineando che «Deve essere consentito loro di riposare e ruotare in modo che il loro lavoro essenziale possa essere svolto in sicurezza».
Qualcuno teme che l’attacco alla centrale sia un avvertimento dopo che ieri il Board of Governors dell’Iaea aveva approvato a Vienna una mozione nella quale deplora l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Mosca ha respinto il documento definendolo «Politicizzato e di fatto scorretto».
La risoluzione, che deve ancora essere pubblicata, chiede alla Russia di consentire alle autorità ucraine di riprendere il controllo dei suoi siti nucleari. Mosca dice che si tratta di un'affermazione scorretta, visto che il funzionamento delle centrali nucleari è sotto il controllo del SNRIU e del personale che le gestiva anche prima.
Il 1° marzo la Reuters aveva pubblicato in anteprima la bozza della risoluzione votata ieri dall’Iaea e che è stata redatta da Polonia e Canada per conto dell'Ucraina. La notizia dell'approvazione della risoluzione, con appena 2 voti contrari su 35 membri del Board of Governors dell’Iaea, è stata accolta favorevolmente dall'Ucraina e Kuleba ha affermato in un tweet che ha dimostrato che «Il mondo è unito contro le azioni della Russia, che minacciano l'Ucraina e tutta l'Europa».
Con una serie di tweet, il rappresentante della Russia all’Iaea, Mikhail Ulyanov, ha ribattuto che la mozione «Contiene bugie ed errori intenzionalmente motivati politicamente. In particolare, l'affermazione secondo cui le autorità ucraine non hanno il controllo dei siti nucleari della nazione è sbagliata». Ma ha aggiunto che «La Russia è soddisfatta per il fatto che i paesi la cui popolazione complessivamente supera la metà dell'umanità si sono rifiutati di sostenere la risoluzione». Infatti, la Cina ha confermato di aver votato contro la risoluzione e il suo rappresentante all’Iaea, Wang Qun, ha detto che «Il documento ha evidentemente oltrepassato il mandato dell'agenzia di monitorare la sicurezza nucleare e, adottando la risoluzione, ha minato la posizione dell'Iaea come organizzazione professionale e non politica». Wang ha accusato anche alcuni Paesi di aver «Spinto con forza la bozza e respinto i suggerimenti presentati da altri membri del Board su come migliorare il documento».
Ieri, lo stesso Grossi aveva confermato in una conferenza stampa che «Tutte le precauzioni di sicurezza adottate dall'Agenzia in Ucraina sono rimaste intatte».
Tornando alla Zona di esclusione di Chernobyl, in un appello all’Iaea, il governo ucraino e il SNRIU evidenziano che «Il personale del sito di Chernobyl ha limitate opportunità di comunicare, spostarsi ed eseguire una manutenzione a tutti gli effetti e lavori di riparazione», facendo notare che «L'Ucraina ha perso il controllo normativo su tutti gli impianti nella zona di esclusione di Chornobyl» e chiedendo all'Iaea di adottare misure al fine di ristabilire la regolamentazione legale della sicurezza degli impianti e degli impianti nucleari all'interno del sito della centrale nucleare di Chernobyl e all'interno della Zona di Esclusione».
In un aggiornamento tecnico separato presentato all’Iaea ieri, il SNRIU ha riferito che «L'alimentazione da una delle due linee di trasmissione di energia fuori sede che forniscono elettricità al sito è andata persa durante la notte. Questa linea di alimentazione non fornisce alimentazione alle apparecchiature relative alla sicurezza. Tuttavia, a causa di questa perdita di alimentazione, ci sono state difficoltà nell'effettuare la manutenzione ordinaria e la riparazione di alcune apparecchiature critiche per la sicurezza»
L’Iaea precisa che «A causa del tempo trascorso dall'incidente di Chornobyl del 1986, il carico termico della piscina di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell'acqua di raffreddamento contenuta nella piscina non sono sufficienti per mantenere un'efficace rimozione del calore senza la necessità di alimentazione elettrica. Inoltre, il sito dispone di generatori diesel di emergenza di riserva in caso di perdita totale di potenza». Ma ha aggiunto che «L'evento evidenzia ancora una volta il motivo per cui il direttore generale Grossi ha più volte sottolineato la necessità di evitare qualsiasi azione militare o di altro tipo che possa minacciare l'incolumità o la protezione delle centrali nucleari ucraine: «Resto gravemente preoccupato per il deterioramento della situazione in Ucraina, in particolare per le centrali nucleari del paese, che devono essere in grado di continuare a funzionare senza alcuna minaccia alla sicurezza. Qualsiasi incidente causato dal conflitto militare potrebbe avere conseguenze estremamente gravi per le persone e l'ambiente, in Ucraina e oltre».
