Il direttore Iaea: attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhya significa mettere in pericolo la sicurezza nucleare
Il ministero degli esteri russo: perché Grossi non dice mai che gli attacchi vengono dall’Ucraina?
[12 Aprile 2024]
Nel suo discorso introduttivo al Board of Governors dell’International atomic energy agency (Iaea), il direttore dell’agenzia atomica dell’Onu Rafael Grossi ha ricordato che «Domenica, gli attacchi diretti contro la centrale nucleare di Zaporizhzhya hanno segnato una grave escalation dei pericoli per la sicurezza nucleare in Ucraina, aumentando significativamente il rischio di un incidente nucleare». E ha sottolineato che prima summit Iaea e poi il suo incontro la prossima settimana con il Consiglio di sicurezza dell’Onu sono «Di fondamentale importanza garantire che questi attacchi sconsiderati non segnino l’inizio di un nuovo e gravemente pericoloso fronte di guerra».
Grossi ha rivolto un fermo appello ai decisori militari perché «Si astengano da qualsiasi azione che violi i 5 principi concreti dell’Iaea per prevenire un incidente nucleare e garantire l’integrità dell’impianto» e ha esortato la comunità internazionale a «Lavorare attivamente per ridurre quella che è una situazione molto grave».
I 5 principi concreti stabiliti dal Consiglio di sicurezza Onu il 30 maggio 2023 sono: 1 vNon dovrebbero esserci attacchi di alcun tipo da o contro l’impianto, in particolare contro i reattori, lo stoccaggio del combustibile esaurito, altre infrastrutture critiche o il personale; 2 La ZNPP non deve essere utilizzata come deposito o base per armi pesanti (ad esempio, lanciarazzi multipli, sistemi di artiglieria, munizioni e carri armati) o personale militare che potrebbe essere utilizzato per un attacco dall’impianto; 3 L’energia elettrica esterna all’impianto non dovrebbe essere messa a rischio. A tal fine, dovrebbero essere compiuti tutti gli sforzi per garantire che l’energia elettrica fuori sede rimanga sempre disponibile e sicura; 4 Tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto della ZNPP dovrebbero essere protetti da attacchi o atti di sabotaggio; 5 Non dovrebbe essere intrapresa alcuna azione che possa compromettere questi principi.
Ma il 7 aprile, l’International Support and Assistance Mission to Zaporizhzhya (ISAMZ) ha confermato i primi attacchi diretti alla centrale nucleare di Zaporizhzhya (ZNPP) dal novembre 2022, la più grande centrale nucleare d’Europa e Grossi ha confermato che «Uno di questi attacchi ha avuto come risultato un colpo diretto sulla cupola del reattore dell’Unità 6. Anche se il danno alla struttura non ha compromesso la sicurezza nucleare, si tratta di un incidente grave, con gli attacchi al contenimento primario della ZNPP che rappresentano un netto aumento del rischio alla sicurezza nucleare. Gli altri due attacchi sono avvenuti in prossimità degli edifici principali del reattore e hanno provocato almeno una vittima. Martedì sono stati segnalati un ulteriore attacco di droni e raffiche di fucili, un’inquietante indicazione di un’apparente disponibilità a continuare questi attacchi, nonostante i gravi pericoli che rappresentano per la sicurezza nucleare. Gli attacchi devono cessare».
Grossi ha ricordato che appena un mese fa. alla precedente riunione del Board of Governors dell’Iaea aveva già messo in guardia sulla situazione precaria dello ZNPP, ma che comunque l’ISAMZ non aveva riscontrato alcun indizio del mancato rispetto dei 5 principi Iaea. Ora dice che «Gli attacchi più recenti, tuttavia, rappresentano una chiara violazione dei principi e ci hanno catapultato in una fase estremamente consequenziale di questa guerra. Come ho ripetutamente affermato – anche al Consiglio di Sicurezza e al Board of Governors dell’Iaea – nessuno può in teoria beneficiare o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro gli impianti nucleari. Attaccare una centrale nucleare è assolutamente vietato. Attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhya significa mettere in pericolo la sicurezza nucleare. Tra coloro che potrebbero essere colpiti più direttamente ci sono le persone che lavorano nello stabilimento e gli esperti dell’Iaea, funzionari pubblici internazionali imparziali che lavorano per conto dei 178 Stati membri dell’Agenzia. Fortunatamente l’attacco di domenica non ha compromesso seriamente la sicurezza nucleare, ma sarebbe irresponsabile da parte nostra presumere che gli attacchi futuri non lo facciano. Lanciare i dadi non è il modo migliore per farlo nel campo della sicurezza nucleare.
Grossi ha concluso: «Dobbiamo tutti utilizzare ogni leva a nostra disposizione per garantire che non si verifichino futuri attacchi alla ZNPP. Questo è ciò che sto facendo oggi ed è ciò che farò quando mi recherò al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la prossima settimana. Questo è ciò che ho fatto attraversando la linea del fronte verso la centrale nucleare di Zaporizhzhya e incontrando i leader degli Stati impegnati nella guerra in Ucraina. Questo è ciò che sta facendo il personale dell’Iaea di stanza presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya in questo momento. Vi esorto a fare di questa la vostra massima priorità e a sostenere me e l’Iaea nel fare tutto ciò che è in vostro potere per impedire che questa guerra devastante diventi inconcepibile più pericolosa attraverso ulteriori attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhya o a qualsiasi altra centrale nucleare».
Ma la Russia – Paese importantissimo all’interno dell’Iaea – fa notare che Grossi in questi giorni non ha mai citato la provenienza degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhia che tutti attribuiscono alle forze armate dell’Ucraina.
E il ministero degli esteri russo ha affermato in una nota che «La colpa degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhye, così come delle loro possibili conseguenze, è interamente dei leader degli Stati che forniscono armi e informazioni al regime di Kiev, gli forniscono fondi, addestrano membri delle forze armate di Ucraina e fornire sostegno” informativo ai crimini ucraini. COn le sue azioni criminali, l’Ucraina, appoggiata dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti occidentali, dimostra sostanzialmente di aver intrapreso la strada del terrore nucleare».
Mosca accusa esplicitamente Usa, Gran Bretagna e Francia che fanno parte dell’Iaea, che hanno centrali e armi nucleari e che Grossi si ritroverà di fronte nel Consiglio di sicurezza dell’Onu come membri permantenti con diritto di veto, insieme alla Russia di Putin e alla Cina sua alleata.
E infatti il ministero degli esteri della Russia ha scritto in una nota ufficiale che «Si aspetta una risposta pubblica ed esaurientemente veritiera dal direttore generale dell’International atomic energy agency (Iaea), Rafael Grossi. Chiunque contribuisca a mettere a tacere il ruolo di Vlodomir Zelenskyj e del suo entourage, del comando delle forze armate ucraine e dei servizi speciali ucraini negli attacchi all’impianto nucleare russo si comporta come loro complice».
Dopo il referendum farsa dell’anno scorso, Putin considera ormai il territorio intorno alla centrale nucleare come parte integrante della Federazione Russa e il ministero degli esteri di Mosca ha dichiarato che «Le autorità russe intendono identificare e perseguire i responsabili degli attacchi ai loro impianti nucleari indipendentemente da dove si trovino queste persone, anche se, dopo aver raggiunto gli obiettivi dell’operazione militare speciale, riescono a fuggire dal territorio sotto il controllo delle forze armate russe».
Il rappresentante permanente della Russia all’Onu, Vasili Nebenzia, sta preparando il terreno a Grossi mettendo bande chiodate lungo il suo cammino: ha chiesto alla comunità internazionale a condannare gli attacchi alla centrale nucleare e ha annunciato che Mosca solleverà la alla riunione del Consiglio di sicurezza.