L’incidente del missile nucleare russo: stessa segretezza dei tempi di Chernobyl
Potrebbe trattarsi del missile SSC-X-9 Skyfall - Burevestnik presentato da Putin nel 2018
[13 Agosto 2019]
La comunità internazionale sta cercando di capire qualcosa di più sulla misteriosa esplosione che ha rilasciato radiazioni al largo della costa artica della Russia, apparentemente – come ha detto l’agenzia nucleare russa Rosatom – durante il test segreto di un nuovo tipo di missile da crociera a propulsione nucleare che il presidente russo Vladimir Putin aveva indicato come il fulcro della nuova corsa agli armamenti di Mosca con gli Stati Uniti d’America.
Ieri, in un’intervista video (senza immagini dell’incidente), Vyacheslav Soloviev, un alto funzionario dell’istituto che ha sviluppato il reattore, ha confermato l’incidente, affermando che «Gli scienziati stavano lavorando per creare una fonte di energia utilizzando materiali radioattivi, compresi materiali fissili e radioisotopici», utilizzati sia dal ministero della difesa che per scopi civili.
Valentin Kostyukov, il direttore del centro nucleare russo d’élite che fa parte del Rosatom, l’agenzia nucleare statale russa, ha detto che i cinque tecnici che sono rimasti uccisi durante il test sono stati sepolti lunedì e lavoravano per il Centro. Il video è stato pubblicato su anche sul sito Web ufficiale di Sarov, una città ad “alta sicurezza” dedicata alla ricerca nucleare che sorge a 400 chilometri a est di Mosca.
Funzionari del governo russo hanno fornito informazioni sull’esplosione, avvenuta giovedì 8 agosto su una piattaforma offshore per i test nel Mar Bianco de che ha portato i livelli di radioattività nelle città vicine a circa 20 volte sopra la norma.
Charles Digges, dell’associazione ambientalista/scientifica norvegese-russa Bellona, spiega che fa b notare che «La risposta lenta e la segretezza da parte del governo russo ha suscitato ansia tra le popolazioni locali e ha attirato l’attenzione degli analisti di Washington ed europei che credono che l’esplosione possa servire a gettare uno sguardo sulle debolezze tecnologiche nel nuovo programma di armamenti della Russia».
Esperti nucleari statunitensi sospettano che l’esplosione sia avvenuta durante i test di un missile da crociera a propulsione nucleare del quale Putin nel 2018 si era vantato in un discorso. Rosatom ha confermato l’esplosione dell’8 agosto avvenuta nella regione di Arkhangelsk, vicino al circolo polare artico, ma il ministero della difesa finora ha ammesso solo che si stava testando un motore missilistico alimentato a carburante liquido e non ha menzionato l’elemento nucleare.
Ma, come fa notare Digges, «L’esplosione ha causato un aumento dei livelli di radiazione per circa mezz’ora a Severodvinsk – che ospita una delle basi più importanti della flotta russa del Nord – in contraddizione con le affermazioni del ministero della difesa secondo cui non vi era stato alcun aumento dei livelli di radiazione. La città di Severodvinsk ha rimosso la dichiarazione che confermava il picco dei livelli di radiazione dal suo sito Web, dicendo che il ministero stava gestendo la risposta all’incidente. Nonostante gli sforzi per minimizzare le segnalazioni di radiazioni, i residenti di Severodvinsk hanno riferito che le farmacie locali hanno esaurito lo iodio, che protegge la tiroide dall’assorbimento delle radiazioni».
Alexander Nikitin, a capo di Bellona Russia ed ex ufficiale navale russo, sottolinea che «Queste informazioni dovrebbero essere a iberi accesso, per informare coloro che potrebbero essere esposti o che desiderano prendere precauzioni. Ma in Russia si fa diversamente».
Visto che finora non è stata fornita dal governo russo, Oskar Njaa, direttore generale di Bellona per gli affari internazionali, ha offerto consulenza alla gente del posto: «Ci sono pochi modi per proteggersi dalla contaminazione acuta, ma quelli che esistono sono scarsi. Chiudete le finestre e le porte e assicuratevi di avere in casa lo iodio preso nella farmacia locale che potete prendere per evitare di assorbire lo iodio radioattivo. Affinché queste misure siano adottate al momento giusto, le persone devono essere informate di qualsiasi rilascio in corso di radioattività e delle sue potenziali ricadute: prima è, meglio è».
I morti nel disastroso test nucleare hanno finalmente un nome: Rosatom ha rivelato che si tratta di Alexei Vyushin, Evgeny Koratayev, Vyacheslav Lipshev, Sergei Pichugin e Vladislav Yanovsky. I media russi ipotizzano che l’arma che stavano testando fosse l’SSC-X-9 Skyfall, che i russi chiamano Burevestnik, un missile da crociera a propulsione nucleare che Putin aveva presentato al mondo con una breve ricostruzione animata durante il suo discorso sullo stato della Federazione Russa del 2018.
Anche se la portata dell’incidente è molto più piccola di quella dell’esplosione del reattore nucleare di Chernobyl dl 1986, che provocato la morte di migliaia di persone, Bellona denuncia che «La lentezza con cui il governo russo ha rilasciato informazioni confuse, la confusione dell’opinione pubblica e la sfiducia nelle cifre ufficiali – e la corsa a qualche forma limitata di protezione – sembrava echeggiare la reazione a quel disastro», avvenuto in epoca sovietica.
A preoccupare è il quadro generale della sicurezza. Digges rammenta che «L’incidente è avvenuto dopo una serie di enormi esplosioni all’inizio della scorsa settimana in un deposito militare siberiano che ha ucciso una persona e ne ha ferito 13, oltre a costringere all’evacuazione di 16.500 persone dalle loro case. Anche la marina russa ha subito numerosi gravi incidenti nel corso degli anni. A luglio, 14 marinai sono morti in un incendio a bordo di un sottomarino a propulsione nucleare nel Mare di Barents, un incidente che inizialmente i funzionari governativi si erano rifiutati di commentare. In seguito, un alto funzionario navale disse che gli uomini avevano dato la vita impedendo una “catastrofe planetaria”».
Il peggior disastro navale post-sovietico della Russia si e verificato nell’agosto 2000, sempre nel Mare di Barents, quando 118 membri dell’equipaggio del sottomarino nucleare Kursk morirono in fondo al mare dopo un’esplosione.