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L’Iran ha il 27% delle riserve mondiali di petrolio e gas

Bitarf al Kish Enex 2018: «Siamo i primi al mondo», Necessari investimenti per 200 miliardi di dollari
 |  Nuove energie

E’ in corso a Kish, un’isola turistica iraniana  nel Golfo Persico/arabo, il 14esimo Salone internazionale sull'energia e il petrolio (Kish Enex 2018) al quale partecipano più di 180 le compagnie iraniane e di Italia, Germania, Armenia, Scozia, Svezia, Corea del Sud, Sudafrica, Cina, Georgia, Francia, Svizzera, Russia, Austria, Emirati Arabi Uniti e Iraq. L’Agenzia Nova spiega che «Il Kish Enex 2018 intende mostrare le ultime capacità e opportunità dell'industria energetica iraniana, nonché i risultati nella produzione di petrolio, gas, industria petrolchimica, elettricità e energie da fonti rinnovabili in Iran».

Intervenendo al Kish Enex 2018 il viceministro iraniano del petrolio per l'ingegneria, la ricerca e la tecnologia, Habibollah Bitarf, ha annunciato che «L'Iran possiede il 27% delle riserve mondiali di petrolio e di gas e può contare su una quota significativa della produzione energetica mondiale. Guardando al potenziale dell'industria petrolifera e del gas in Iran, possiamo dire che abbiamo il 9% delle riserve petrolifere e il 18% delle riserve mondiali di gas. Si tratta di una quota significativa dell'energia mondiale: se calcoliamo insieme la produzione totale di petrolio e gas, siamo i primi al mondo».

Il  viceministro della Repubblica Islamica ha spiegato che «Il  piano di sviluppo iraniano per il 2021 dovrebbe portare la produzione giornaliera a 4,5 milioni di barili di petrolio, 950 mila barili di condensati e 1,1 miliardi di metri cubi di gas. Il raggiungimento di questi obiettivi  richiede investimenti per 200 miliardi di dollari nell'industria petrolifera e del gas del Paese».

Investimenti e risorse ai quali sono molto interessate le compagnie petrolifere presenti al Kish Enex 2018, a partire da quelle italiane che, finito l’embargo occidentale, in Iran stanno facendo grossi affari.

Redazione Greenreport

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