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Nucleare, Grossi (Iaea) chiede a Putin una zona di sicurezza e protezione intorno alla centrale di Zaporizhzhya

Putin: «Elementi di politicizzazione eccessiva e pericolosa di tutto ciò che è connesso all'attività nucleare»
 |  Nuove energie

Il direttore generale dell’Internationa atomic energy agency (Iaea), Rafael Mariano Grossi, ha incontrato a a San Pietroburgo il presidente russo Vladimir Putin nell'ambito degli sforzi dell'Agenzia atomica Onu per scongiurare un incidente nucleare mentre infuria la guerra  in Ucraina e ha sottolineato «L'urgente necessità di istituire una zona di sicurezza e protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya ( ZNPP)».

La settimana scorsa, Grossi aveva incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev e lo incontrerà nuovamente alla fine di questa settimana.

Il direttore generale dell’Iaea ricorda di aver avviato «Intense consultazioni sia con l'Ucraina che con la Federazione Russa per concordare e implementare una tale zona di protezione il prima possibile, in vista dei bombardamenti presso o vicino alla più grande centrale nucleare d'Europa nelle ultime settimane e mesi. La situazione nella regione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya e altrove è diventata sempre più pericolosa, precaria e impegnativa, con frequenti attacchi militari che possono anche minacciare la sicurezza nucleare. Ora più che mai, in questi tempi estremamente difficili, è necessario istituire una zona di protezione attorno alla ZNPP. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. La posta in gioco è alta. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che un incidente nucleare non si verifica durante questo tragico conflitto, poiché potrebbe causare ancora più difficoltà e sofferenze in Ucraina e oltre».

Putin ha ricordato al capo dell’Iaea che  «Dall'istituzione dell'agenzia, la Russia non solo l’ha sempre sostenuta, ma è stata all'origine dell'agenzia: dal 1957 ha sempre sostenuto il lavoro dell'agenzia. Fino ad oggi, ci stiamo comportando attivamente all'interno dell'agenzia. Attribuiamo grande importanza alla causa a cui l'agenzia si dedica e lei, come Direttore Generale, dedica la sua vita, anni della sua vita».

Il presidente russo ha evidenziato diplomaticamente il legame incestuoso tra nucleare militare e civile: «Abbiamo sempre sostenuto che tutti gli Stati abbiano eguale accesso ai benefici dell'atomo pacifico. E allo stesso tempo crediamo, e lo chiedevamo prima e ora: la nostra posizione è che bisogna fare di tutto per limitare la diffusione delle tecnologie nucleari militari. Siamo stati i primi a creare un reattore a neutroni veloce. Come sapete, stiamo sviluppando costruzioni navali, sistemi di propulsione nucleare e le prime centrali nucleari galleggianti in Russia. In generale, qui, per molti aspetti, la Russia occupa una posizione di primo piano nel mondo nel campo dello sviluppo nucleare».

Poi Putin è passato a spiegare a Grossi quanto sia rischioso il nucleare: «Certo, vediamo che oggi ci sono elementi di politicizzazione eccessiva e pericolosa di tutto ciò che è connesso all'attività nucleare. Ma ci auguriamo vivamente che, grazie ai vostri sforzi, saremo in grado di ridurre tutta la retorica su questo argomento e riportare alla normalità questo ambito della nostra attività e cooperazione, nonostante tutte le turbolenze e i complessi processi che si stanno verificando sul palcoscenico mondiale».

Il fatto che i russi stiano occupando militarmente un paio di centrali nucleari ucraine, che intorno (e sopra) quelle centrali nucleari piovano bombe e che siano stati costretti a fuggire dalla zona di esclusione del cadavere radioattivo della centrale nucleare di Chernobyl, lasciandosi dietro una scia di giovani soldati malati, sembra essere un incidente di percorso e non il monito sempre più concreto di una catastrofe nucleare in Europa.

Redazione Greenreport

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