Nucleare iraniano, rapporto Iaea: nessuna violazione da parte di Teheran
L’Iran intende mantenere i patti, anche se gli Usa non dovessero rispettare gli accordi
[12 Settembre 2017]
«La Repubblica Islamica sta rispettando i patti concordati con la comunità internazionale in merito al suo programma nucleare», lo ha detto il direttore generale dell’Internationl atomic energy agency (iaea), il giapponese Yukiya Amano, presentando il rapporto sul rispetto del Piano globale d’azione congiunto sottoscritto nel luglio 2015 dall’Iran con il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania).
L’agenzia ufficiale iraniana Pars Today fa notare che il rapporto «Ha respinto le accuse anti iraniane dell’ambasciatrice statunitense all’Onu, Nikki Haley». La settimana scorsa Amano e la Haley avevano discusso dell’approvazione dell’accordo nucleare iraniano e l’ambasciatrice Usa all’Onu aveva dichiarato la disponibilità degli Stati Uniti «a fornire all’Iaea le risorse necessarie per una verifica rigorosa delle attività iraniane legate all’atomo». Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato che «L’Iaea non sarà d’accordo con la richiesta degli Stati Uniti sull’ispezione delle strutture militari in Iran».
Intervistato dal settimanale tedesco Der Spiegel, il vicepresidente dell’Iran, Ali Akbar Salehi, aveva già detto che «L’Iran intende mantenere il patto sul nucleare. Anche se gli Usa non dovessero rispettare gli accordi, e rifiutassero di togliere le sanzioni relative alle attività nucleari di Teheran, l’Iran continuerebbe molto probabilmente a cooperare con la Cina, la Russia e gli altri partner dell’accordo».
Il Piano globale d’azione congiunto (Joint Comprehensive Plan of Action – Jcpoa) sottoscritto nel 2015, prevede la riduzione dell’arricchimento di uranio in Iran, in cambio della fine dell’embargo economico contro la Repubblica islamica. La maggioranza delle sanzioni contro l’Iran sono state tolte 18 mesi fa e l’Iaea sottolinea: «Benché Teheran abbia superato i limiti autorizzati per i suoi stock di un prodotto chimico, l’ l’Iran ha rispettato i principali limiti imposti questo prodotto».
Mentre Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania e Unione europea (che ha fatto da garante dell’accordo) dicono che Teheran sta rispettando gli impegni presi, gli Usa di Donald Trump continuano a non rispettare quanto pattuito, definendo il JCPOA, «il peggior accordo possibile», anche se Trump non è ancora uscito dal G5+, con l’evidente intento di condizionarlo
Ad aprile, Trump avev ordinto uno studio per determinare se la sospensione delle sanzioni contro l’Iran – fortemente caldeggiate dal governo israeliano e da quello saudita – rispondeva agli interessi Usa e poi ha dichiarto che quello approvato da Barack Obama, G5+1 ed Ue con l’Iran era «l’accordo peggiore mai negoziato».
L’Iran aveva liquidato l’offensiva diplomatica statunitense come un “capriccio” di Trump, il rapporto dell’Iaea da nuovamente ragione Teheran.