Il Parlamento di Teheran vota una legge per lottare contro il "terrorismo americano" in Medio Oriente
Nucleare: l’Iran rispetta gli impegni. Ma dagli Usa nuove sanzioni contro il programma missilistico
L’Iran: le sanzioni violano lo spirito dell’accordo nucleare
[19 Luglio 2017]
Gli Stati Uniti hanno ammesso che l’Iran continua a rispettare i termini dell’accordo nucleare con il G5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Usa e Germania) che ha ridimensionato il programma nucleare iraniano in cambio della graduale fine delle sanzioni. Ma l’amministrazione di Donald Trump ha rilanciato accusando l’Iran di aver avviato aggressive attività non nucleari e che quindi la Repubblica Islamica sarebbe «Indiscutibilmente inadempiente per lo spirito» dell’accordo. Non è una novità, visto che il segretario di Stato Usa Rex Tillerson aveva avanzato accuse simili all’inizio di quest’anno, quando Trump, appena entrato in carica, aveva promesso di stracciare l’accordo sul nucleare con l’Iran.
Ora gli Usa, dopo aver dovuto ammettere che Teheran rispetta i patti nucleari, stanno prendendo in considerazione altre sanzioni contro gli iraniani per il programma missilistico balistico della Repubblica Islamica, accusata anche di sponsorizzare il terrorismo, due temi che non riguardano l’accordo sul nucleare e che vedono molto più attivi e colpevoli alleati mediorientali degli Usa, come l’Arabia Saudita e la Turchia, che si sono armati molto più di Teheran e che sono accusati da più parti di essere coinvolti nel finanziamento dei terroristi siriani, irakeni e afghani.
Un portavoce dell’Amministrazione Trump ha detto che «Il segretario di Stato – e il presidente – intende sottolineare che l’Iran rimane una delle minacce più pericolose per gli Stati Uniti e la sicurezza regionale». Gli statunitensi accusano l’Iran di destabilizzare una mezza dozzina di aree in cui sono presenti truppe iraniane (spesso le stesse dove sono presenti truppe Usa) e il portavoce ha affermato che «L’amministrazione intende impiegare una strategia che affronterà la totalità del maligno comportamento iraniano e non si concentrerà solo sull’accordo nucleare». Intanto l’amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni nei confronti di 18 fra individui e gruppi economici iraniani coinvolti nel programma missilistico di Teheran.
L’Iran ha condannato le nuove sanzioni americane contro il suo programma di missili balistici e ha annunciato misure di ritorsione. Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa ufficiale Irna, «Il ministero degli Affari esteri iraniano, nel condannare l’azione senza valore degli Stati Uniti di imporre sanzioni illegali contro nuove persone (coinvolte nel programma balistico iraniano), sanzionerà in rappresaglia nuovi individui ed entità americane che hanno agito contro il popolo iraniano e gli altri popoli musulmani della regione».
In un’intervista alla Cbs, il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha detto che «Le nuove sanzioni americane contro l’Iran violano lo spirito dell’accordo nucleare. gli Stati Uniti stanno cercando di avvelenare l’atmosfera internazionale contro l’Iran. Il loro obiettivo è avvelenare il clima positivo creato dopo il Jcpoa», il Joint comprehensive plan of action, sottoscritto da G5+1, Ue ed Iran e la cui attuazione è controllata dall’International atomic energy agency dell’Onu.
Zarif aveva già condannato «L’azione senza valore degli Stati Uniti di imporre sanzioni illegali contro nuove persone (coinvolte nel programma balistico iraniano), sanzionerà in rappresaglia nuovi individui ed entità americane che hanno agito contro il popolo iraniano e gli altri popoli musulmani della regione».
Le nuove sanzioni Usa hanno sortito l’effetto di riunire “progressisti” e conservatori iraniani: secondo il generale Amir Ali Hajizadeh comandante della sezione aerospaziale delle Guardie della Rivoluzione iraniana (i potenti pasdaran), «Le pressioni e le sanzioni contro il potere missilistico dell’Iran mirano solo a indebolire l’istituzione islamica. Gli Usa intendono indebolire l’Iran mediante l’uso di sanzioni e pressioni. I successi ottenuti dalle forze aeree dell’Iran in vari settori mostrano una buona prova per il fatto che i si può affrontare i problemi contando solo sulle proprie capacità”.
il capo di stato maggiore dell’esercito iraniano, il generale Mohammad Bagheri, citato dalla raio internazionale iraniana Irib, ha detto che «Per quanto riguarda la forza missilistica della Repubblica islamica, non entreremo in alcuna discussione su questo soggetto. Malgrado le pressioni, le ostilità e le sanzioni, siamo riusciti a mantenere e anche sviluppare la nostra capacità di difesa contro le minacce esterne. La sicurezza, nonostante la presenza dei pericoli come Daesh (lo Stato Islamico, ndr) , la nostra è una terra sicura. Questo è il regalo che le forze armate di questo Paese hanno fatto al loro popolo».
Bagheri ha detto che l’Iran ha il diritto di difendersi dai suoi nemici, «in primis l’imperialismo Usa e la lobby sionista» e ha aggiunto che «La Repubblica islamica ha più volte dichiarato che ha il pieno diritto all’autodifesa e il programma missilistico del Paese è progettato per la difesa con esclusiva capacità di carico utile convenzionale».
Bagheri si è detto d’accordo con quanto affermato dal Comandante in capo delle forze armate, l’ayatollah Seyed Ali Khamenei: «L’Iran continuerà a sviluppare i suoi programmi di difesa senza prestare attenzione alle minacce dell’Occidente» e ha aggiunto: Come ha detto la Guida suprema non abbiamo bisogno del permesso di nessuno per incrementare le nostre capacità difensive».
Intanto, il Parlamento iraniano ha approvato a maggioranza una legge per lottare contro il “terrorismo americano” in Medio Oriente. Il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha sottolineato che «Questo voto dimostra la determinazione della nazione iraniana nella lotta contro le azioni americane (…) L’amministrazione americana deve rendersi conto chiaramente che qualsiasi azione contro la Repubblica Islamica sarà duramente respinta dal popolo e dal Parlamento».