Nucleare: Obama taglia i fondi al Mox di Areva, il combustibile di Fukushima
Ritardi incredibili e costi stratosferici congelano il Mixed Oxide Fuel Fabrication
[10 Marzo 2014]
La proposta di bilancio del presidente Usa Barack Obama per l’anno fiscale 2015 ritira il finanziamento federale ad un progetto per trasformare plutonio per uso militare in combustibile per i reattori nucleari.
Si tratta dell’impianto Mixed Oxide Fuel Fabrication (Mff) in costruzione presso al Savannah River Site del Dipartimento dell’energia (Doe) in South Carolina, che dovrebbe convertire il plutonio non più necessario per le armi nucleari in mixed-oxide fuel: il famigerato Mox, una miscela di uranio-plutonio che avrebbe dovuto rifornire molte dei nuovi reattori nucleari giapponesi previsti prima del disastro di Fukushima Daiichi.
Il budget 2015 di Obama metterebbe in “cold standby” l’impianto Mox della francese Areva, intamnto gli esperti continuerebbero a studiare come smaltire il surplus di plutonio. L’Office of Management and Budget Usa (Omb) dopo aver proposto il congelamento della fabbrica di Mox in South Carolina ha detto che «la National Nuclear Security Administration sta valutando tecnologie alternative di smaltimento del plutonio alternative al Mox che permetteranno di ottenere una soluzione sicura in modo più rapido ed economico. L’amministrazione resta impegnata a disporre in modo sicuro del plutonio nel quadro di un accordo di non proliferazione nucleare con la Russia», accordo che sembra sempre più a rischio dopo che Vladimir Putin ha annunciato la sospensione dei controlli internazionali sul nucleare russo come ritorsione per la crisi Ucraina.
Il Mox può essere utilizzato per alimentare le centrali nucleari ed uno dei reattori collassati a fukushima Daiichi utilizzava proprio Mixed Oxide Fuel. Il ritrattamento di combustibile nucleare commerciale per produrre Mox avviene anche in impianti in Gran Bretagna, Francia, Russia, India e Giappone, siti dove la segretezza è la normalità e dove gli incidenti conosciuti sono stati diversi .
Il programma del Mox statunitense sconta anni di ritardo ed ha già inghiottito miliardi di dollari fuori bulancio e una revisione del Doe dice che ci vorrebbero almeno altri 30 miliardi di dollari per completarlo. Solo per la struttura di circa 200.000 m2 ci sono già voluti almeno 5 miliardi dollari. Se verrà realizzato come previsto, l’impianto sarebbe in grado di trasformare ogni anno 3,5 tonnellate di plutonio delle armi nucleari in elementi di Mox e otterrebbe una licenza operativa ventennale, ma tutto questo potrebbe essere messo in dubbio. E non sarebbe un male.
Come spiega Edwin Lyman, del Global Security Program dell’Union of Concerned Scientists, «il programma Mox ha grandi problemi. Per esempio, la stima dei costi di costruzione della Mff è aumentata a dismisura da 4,8 miliardi dollari a 7,7 miliardi di dollari ed il costo totale del ciclo di vita del programma è ora stimato a 30 miliardi dollari. Anche se l’impianto venisse costruito, nessuna utility Usa si è impegnata a prendere il carburante, che è molto più costoso e problematico da utilizzare del combustibile di uranio convenzionale. Come risultato, il Dipartimento dell’energia sta seriamente rivalutando se il programma debba andare davvero avanti».