Petrolio in Sicilia, ricorso al Tar contro le trivelle: comuni e ambientalisti insieme

[9 Settembre 2015]

Nel mare della Sicilia, precisamente davanti alle coste del comune di Scicli, nuove trivelle per una seconda piattaforma di estrazione petrolifera offshore hanno ottenuto il rilascio della Via (Valutazione d’impatto ambientale) concessa a Edison da parte del ministero dell’Ambiente. Legambiente, Greenpeace e Touring Club Italiano hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro la decisione, e insieme agli ambientalisti si sono schierati i comuni di Modica e Santa Croce Camerina, oltre alle cooperative di pescatori di Scoglitti e Portopalo di Capo Passero.

«Si conferma e si apprezza – dichiarano oggi da Legambiente Ragusa – la sensibilità sul tema trivellazioni da parte del comune di Santa Croce Camerina e la ritrovata attenzione per un problema così importante da parte del comune di Modica e dei pescatori.

Spiace notare ancora una volta la mancata costituzione in giudizio contro le trivellazioni a mare da parte del comune di Ragusa; evidentemente una scelta di campo dato che già lo scorso gennaio la stessa amministrazione non si era costituita accanto alle associazioni ambientaliste neanche contro il permesso di ricerca Irminio, riguardante trivellazioni a terra a pochi km dal centro urbano di Ragusa.

Il Comune di Ragusa si conferma quindi solo formalmente “No triv”. Un comportamento alquanto strano visto l’impegno della stessa Amministrazione contro il progetto rappresentato da tre piattaforme per l’estrazione di idrocarburi di fronte alle coste di Licata: se è infatti indubbia l’importanza di salvaguardare il mare licatese non si comprende come mai non ci si impegni per la salvaguardia del mare della propria zona di pertinenza».