Progettazione ecocompatibile, ecco le specifiche Ue per i prodotti di riscaldamento dell’aria
In Gazzetta anche le novità per il raffrescamento, i chiller di processo ad alta temperatura e i ventilconvettori
[20 Dicembre 2016]
Allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di ossidi di azoto e le emissioni sonore con un buon rapporto costi/benefici, l’Ue – coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) – ha elaborato le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti di riscaldamento dell’aria, dei prodotti di raffrescamento, dei chiller di processo ad alta temperatura e dei ventilconvettori. E ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il relativo regolamento che entrerà in vigore fra venti giorni.
Le specifiche di progettazione ecocompatibile, però, verranno introdotte gradualmente per concedere ai fabbricanti il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal nuovo regolamento. Il calendario delle scadenze, infatti, deve tenere conto dell’impatto sui costi per i consumatori finali e i fabbricanti, in particolare per le piccole e medie imprese, garantendo però al contempo che le prestazioni ambientali dei prodotti migliorino senza inutili ritardi.
Le specifiche non dovrebbero incidere sulla funzionalità o sull’accessibilità economica dei prodotti di riscaldamento dell’aria, dei prodotti di raffrescamento e dei chiller di processo ad alta temperatura per l’utilizzatore finale, né incidere negativamente sulla salute, la sicurezza o l’ambiente.
Nello specifico al fine di limitare ulteriormente gli effetti ambientali dei prodotti i fabbricanti dovranno fornire informazioni relative allo smontaggio, al riciclaggio e/o allo smaltimento. E per garantire l’ampia disponibilità e la facile accessibilità delle informazioni relative alle prestazioni ambientali dei prodotti sarà necessario identificare i parametri di riferimento indicativi per le migliori tecnologie disponibili.
Per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici la Commissione ha realizzato – in collaborazione con le parti in causa, le parti interessate dell’Unione e dei paesi terzi – studi preparatori dai quali è risultato che per i prodotti di riscaldamento dell’aria, dei prodotti di raffrescamento e dei chiller di processo ad alta temperatura i principali aspetti ambientali significativo sono il consumo energetico e le emissioni di ossidi di azoto durante l’uso. Sono state altresì identificate come significative le emissioni dirette rilasciate dai refrigeranti e le emissioni sonore.
E’ stato stimato che nell’Unione europea il consumo energetico annuale combinato dei prodotti di riscaldamento dell’aria, dei prodotti di raffrescamento e dei chiller di processo ad alta temperatura ammonti a 2 477 PJ (59 Mtep) l’anno per il 2010, corrispondenti a 107 Mt di emissioni di diossido di carbonio. In caso di mancata adozione di misure specifiche, si stima che il consumo energetico possa raggiungere 2 534 PJ (60 Mtep) l’anno entro il 2030.
Per il 2010 si stima che le emissioni totali di ossidi di azoto nell’Ue, provenienti principalmente dai generatori d’aria calda alimentati a gas, ammonti a 36 Mt SOX equivalente l’anno (espresse in termini di contributo all’acidificazione). Si prevede che tali emissioni possano scendere a 22 Mt SOX equivalente l’anno entro il 2030 avvalendosi di tecnologie esistenti non proprietarie.
Utilizzando e applicando le nuove specifiche per la progettazione ecocompatibile si potrà risparmiare ogni anno circa 203 PJ (5 Mtep), corrispondenti a 9 Mt di emissioni di diossido di carbonio entro il 2030. E si potrà ridurre le emissioni annuali di ossidi di azoto di 2,6 Mt SOX equivalente entro il 2030.
Le specifiche per la progettazione ecocompatibile dovranno, comunque, armonizzare i requisiti relativi all’efficienza energetica e alle emissioni di ossidi di azoto applicabili ai prodotti in tutta l’UE, il che consentirà di migliorare sia il funzionamento del mercato unico, sia la prestazione ambientale dei prodotti interessati.