Rifiuti radioattivi, dall’Ue ok ai piani di smaltimento delle scorie inglesi e bulgare
[29 Settembre 2017]
L’Ue esprime pareri positivi per due piani di smaltimento rifiuti radioattivi. Si tratta del piano di modifica dello smaltimento di quei residui provenienti dal silo di trucioli Magnox di Sellafield, nel Regno Unito e del piano di smaltimento di quei residui provenienti dal deposito nazionale di Radiana che si trova vicino alla centrale nucleare di Kozloduy in Bulgaria.
In entrambe i casi la loro attuazione non dovrebbe comportare – né in condizioni operative normali, né in caso di incidente del tipo e della portata descritti dalle documentazioni fornite dagli Stati interessati – una contaminazione radioattiva rilevante sotto il profilo sanitario delle acque, del suolo o dello spazio aereo di un altro Stato membro. Nel caso dell’Inglilterra lo stato vicino sarebbe l’Irlanda, che dista di 180 km dal sito, mentre per il sito bulgaro si tratterebbe della Romania, che dista 5 km.
Sulla base dei dati trasmessi e delle informazioni complementari richieste e presentate dal Regno Unito in riferimento al silo di trucioli Magnox di Sellafield la Commissione è arrivata alla conclusione che in condizioni normali di funzionamento, gli scarichi di effluenti radioattivi gassosi e liquidi non comporteranno un’esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione della Iralnda. Ha rilevato che i residui radioattivi, operativi e secondari, saranno trasferiti agli impianti di trattamento e condizionamento in loco; i residui condizionati a bassa attività saranno destinati al vicino deposito autorizzato di Drigg; mentre i residui condizionati a media attività saranno temporaneamente stoccati in loco, in attesa della disponibilità di un deposito adeguato nel territorio del Regno Unito. La Commissione ha sottolineato che in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e della portata contemplati nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero rilevanti sotto il profilo sanitario, tenuto conto dei livelli di riferimento stabiliti nelle direttive sulle norme fondamentali di sicurezza.
In riferimento al piano di smaltimento dei residui provenienti dal deposito nazionale di Radiana la Commissione – sulla base dei dati forniti e richiesti dalla stessa Commissione – ha appreso che durante il periodo di operatività del deposito i residui radioattivi saranno collocati nel deposito senza l’intenzione di recuperarli; che il deposito non è oggetto di un’autorizzazione di scarico per gli effluenti radioattivi aeriformi e liquidi; e che in condizioni normali di funzionamento, il deposito non rilascerà effluenti radioattivi aeriformi né liquidi. Ha concluso che in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e della portata contemplati nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero rilevanti sotto il profilo sanitario, sempre tenuto conto dei livelli di riferimento stabiliti nelle direttive sulle norme fondamentali di sicurezza.