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Rifiuti radioattivi, ok Ue a piani di smaltimento di centrali nucleari in Germania e Svezia

 |  Approfondimenti

Per l’Ue i tre piani di smaltimento dei rifiuti radioattivi delle due centrali tedesche di Philippsburg KKP-1, Neckarwestheim GKN-1 e di quella svedese di Barsebäck non comportano - né in condizioni operative normali, né in caso di incidente del tipo e dell’entità previsti nei dati generali - una contaminazione radioattiva, rilevante sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell’aria di un altro Stato membro (Francia e Danimarca), tenuto conto delle disposizioni stabilite dalle nuove norme fondamentali di sicurezza. Per questo emette parere favorevole e gli autorizza.

Per quanto riguarda la centrali nucleari tedesce – la Philippsburg KKP-1, che dista dalla Francia 35 km e la Neckarwestheim GKN-1 che dista sempre dalla Francia 69 Km - durante le normali operazioni di disattivazione e smantellamento della centrale gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un’esposizione rilevante sotto il profilo sanitario. Così come non lo determinano, sempre sotto il profilo sanitario i rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e dell’entità previsti nei dati generali.

Inoltre i rifiuti radioattivi solidi sono temporaneamente immagazzinati sul posto, in attesa di essere trasferiti in centri di trattamento o smaltimento autorizzati situati in Germania. Mentre i rifiuti solidi non radioattivi e i materiali residui che soddisfano i livelli di esenzione sono esonerati dal controllo regolamentare per lo smaltimento come rifiuti convenzionali o per il loro reimpiego o riciclo.

Ciò avviene anche per i rifiuti solidi della centrale nucleare di Barsebäck in Svezia, la quale dista dalla Danimarca 20 km. I rifiuti radioattivi solidi, invece sono temporaneamente immagazzinati in situ in attesa di essere trasferiti negli impianti di trattamento o smaltimento situati in Svezia.

Durante le normali operazioni di smantellamento degli elementi interni dei reattori della centrale nucleare di Barsebäck e dal funzionamento dell’impianto di stoccaggio in situ degli elementi smantellati di detti reattori, gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un’esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione danese. E in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e dell’entità previsti nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di altri Stati membri potrebbero essere esposte non sarebbero rilevanti sotto il profilo sanitario.

Eleonora Santucci

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