Smog, presto i ministri Galletti, Delrio e Guidi in commissione ambiente della Camera

Realacci: «Non aspettiamo la prossima emergenza, serve visione strategica»

[7 Gennaio 2016]

 

Oggi, con un post sulla sua pagina Facebook, il presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, Ermete Realacci, ha annunciato che quanto prima la sua Commissione ascolterà i ministri Delrio (infrastrutture), Galletti (Ambiente) e Guidi (Sviluppo economico) sulle questioni sollevate dall’emergenza smog che nei giorni scorsi ha colpito le grandi città italiane.

«La pioggia ha abbassato il livello delle polveri sottili – scrive Realacci –  ma non possiamo aspettare la prossima emergenza smog. Serve individuare una strategia ampia e condivisa che, oltre alle misure tampone, individui azioni di medio e lungo periodo. E’ necessario potenziare il trasporto pubblico rispetto a quello privato, investendo sul ferro e in particolare sui treni pendolari, favorendo, attraverso la intermodalità, lo spostamento delle merci dalla gomma alla rotaia e al cabotaggio. Occorre promuovere forme di trasporto a minore impatto, dalla mobilità dolce all’auto elettrica e al car sharing, a partire dalla aree urbane».

Poi, secondo il presidente PD della Commissione ambiente «Vi è il grande capitolo dell’efficienza energetica degli edifici. Un’occasione per rilanciare l’edilizia di qualità riducendo le emissioni inquinanti e le bollette delle famiglie e delle imprese. Il successo dell’ecobonus è un esempio dell’efficacia di questa politica anche in funzione anticiclica (nel 2014 ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e coinvolto 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto). C’è la scommessa delle fonti rinnovabili e delle produzioni green che puntano su innovazione e qualità e che per questo sono più competitive. Dobbiamo incamminarci verso una nuova economia più sostenibile, dove la salute dei cittadini e lo sviluppo economico siano definitivamente svincolati dalle emissioni inquinanti. E’ quello che tutto il mondo si è impegnato a fare a Parigi e che ora dobbiamo iniziare a mettere in pratica».

Insomma i tre ministri avranno parecchio da riferire in Commissione e chissà che su questi temi finalmente non emerga finalmente una visione e una strategia comune del governo.