Bonelli ed Evi: «La scelta di inserire gas e nucleare nella tassonomia verde UE non ha nulla di scientifico»

Tassonomia verde Ue, Muroni (FacciamoEco): «L’ltalia si esprima contro l’imbroglio di gas e nucleare»

«Il governo riferisca in Parlamento quale posizione assumerà il Paese» I Verdi: «Stiamo ultimando un ricorso alla Corte di Giustizia»

[5 Gennaio 2022]

La proposta di tassonomia verde europea non piace per niente alla deputata di FacciamoECO Rossella MuronI: «In politica le proposte peggiori arrivano spesso a cavallo di feste o ferie estive. Il fatto che la proposta della Commissione Ue sulla tassonomia sia stata diffusa a cavallo di Capodanno dice molto sulla qualità e serietà che dovrebbe caratterizzare questo documento. Classificare il gas e il nucleare, pur se a determinate condizioni, come attività verdi che quindi potranno accedere agli ingenti finanziamenti pubblici e privati per la transizione ecologica è  un errore madornale».

La Muroni evidenzia che si tratta di qualcosa che riguarda immediatamente anche il nostro Paese: «Spero vivamente che il nostro governo, che si definisce ambientalista, si esprima finalmente in modo chiaro contro questo imbroglio. L’esecutivo prenda spunto dalle posizioni avanzate già espresse da alcuni governi, come quello spagnolo, austriaco o lussemburghese, o come quella del Ministro verde tedesco dell’Economia e del Clima Habeck, piuttosto che allinearsi agli interessi del blocco di Stati guidato dalla Francia e delle lobby di fossili e atomo. E venga a riferire in Parlamento quale posizione assumerà l’Italia in Europa e con quali motivazioni».
La ex presidente di Legambiente ricorda che «Il nucleare ad oggi non ha risolto il problema della sicurezza durante il funzionamento, né quello delle scorie e ha tempi di realizzazione e costi incompatibili con quelli della transizione. Continuare a puntare sul gas fossile e a sprecare così gli investimenti che dovrebbero andare alla conversione ecologica ci renderebbe ancora dipendenti dai fossili, toglierebbe risorse alle rinnovabili e all’efficienza, rallentando la nostra transizione. Ma  sappiamo bene  che non abbiamo più tempo e gli sforzi maggiori verso l’obiettivo delle zero emissioni nette li dobbiamo compiere nei prossimi 10 anni. C’è infine anche un problema di dumping ambientale: un’Europa che consentisse ad alcuni Paesi di continuare ad inquinare chiamando questa cosa transizione ecologica, farebbe un grandissimo passo indietro e sarebbe di nuovo un’Europa ingiusta e diseguale».

La Muroni conclude: «Ecco perché è tanto importante che atomo e gas fossile restino fuori dalla tassonomia verde europea e che l’Italia assuma questa posizione».

Sulla questione intervengono anche i due co-portavoce di Europa Verde – Verdi,  Angelo Bonelli ed Eleonora Evi che evidenziano che «La scelta di inserire gas e nucleare nella tassonomia verde UE non ha nulla di scientifico, si tratta di una scelta politica orientata a favorire la Francia e ad agevolare e finanziare con soldi pubblici l’industria nuclearista francese, fortemente indebitata. Ci attendiamo che, in Italia, venga presa una posizione chiara dal centrosinistra, a partire dal Partito Democratico. Stiamo ultimando un ricorso alla Corte di Giustizia perché, ove la bozza dell’atto delegato fosse confermata, non verrebbe rispettato il principio DNSH su cui si basa il Regolamento della Tassonomia e che impone di non arrecare danno all’ambiente, in quanto l’energia nucleare non ha risolto il problema dello smaltimento delle scorie e si presta a eventi catastrofici a forte impatto ambientale».