Tav Torino-Lione, il governo francese accelera: dichiara l’urgenza e la pubblica utilità
Intanto il ministro dell’Ambiente promette una tassa ecologica sull’energia
[26 Agosto 2013]
Coincidenza o scherzi del calendario? Il giorno dopo l’annuncio della creazione di una tassa “clima-energia”, con la quale l’esecutivo francese ha dato pegno ai suoi partner ambientalisti, il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha appena firmato un decreto che dichiara di pubblica utilità e di urgenza i lavori necessari per raggiungere il percorso di accesso al tunnel Tav Torino-Lione. Il testo è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale d’oltralpe.
Tutto questo dovrà avvenire in tempi brevissimi, probabilmente prima che da Parigi qualcuno faccia notare che lo scetticismo sull’intera opera è tale da chiederne definitivamente la sospensione. Ad “alta velocità” incominceranno gli espropri dei terreni, che verranno completatati entro quindici anni. Entro lo stesso arco di tempo i piani regolatori verranno modificati per essere «in conformità» con le nuove direttive. Il testo del decreto legge prevede la riparazione dei danni alle aziende agricole nelle condizioni previste dal Codice rurale.
Per il coordinamento degli oppositori della Torino-Lione, questo decreto è «un duro colpo per la democrazia e la finanza pubblica, quando sappiamo che questo progetto è inutile e che va a gravare su un deficit pubblico sempre più grande, come lo sforzo richiesto ai contribuenti».
Resta da vedere quanto questa urgenza venga gradita dagli ambientalisti, a cui proprio nello stesso giorno il ministro francese all’Ecologia, Philippe Martin, aveva appena dichiarato a Marsiglia durante una conferenza dei Verdi Europei: «Circa la tassazione ambientale sono qui per confermare che il primo ministro ha deciso di creare una tassa clima-energia con l’obiettivo di incoraggiare gli individui e le imprese a comportamenti più virtuosi, tassando gli inquinanti consumi di energia».
Per il momento gli ecologisti, pur incassando la buona notizia sulla tassa ecologica, fanno sapere che sulla TAV non se ne staranno con le mani in mano.