Tribunale Usa ordina il congelamento dei conti della compagnia che gestisce l’oleodotto tra Ciad e Camerun
Il Ciad nazionalizza il petrolio e chiede danni a ExxonMobil per l’inquinamento del suo territorio
[21 Settembre 2023]
Svolta nello scontro che oppone il governo del Ciad e la compagnia Savannah Energy che, alla fine del dicembre 2022 aveva acquistato o le azioni di ExxonMobil nel petrolio ciadiano. Una decisione contestata dal governo di Ndjamena che nel frattempo ha nazionalizzato il petrolio. Dopo aver ottenuto a luglio che l’International Chamber of Commerce annullasse la decisione di espellere Savannah dal consiglio di amministrazione della Cameroon Oil Transportation Company (Cotco), che gestisce l’oleodotto tra Ciad e Camerun, questa volta è stato un giudice statunitense di New York a decidere di congelare. Il 15 settembre, circa 151 milioni di dollari depositati sul conto della Cotco presso la filiale di Citibank in Gabon.
Il governo del Ciad contesta la decisione del giudice statunitense che ordina a una delle più grandi banche internazionali, Citigroup, di obbligare la sua controllata Citibank-Gabon a congelare i fondi depositati sul conto Cotco, ad eccezione delle spese correnti di pagamento.
Secondo il ministro del petrolio del Ciad, Djerassem Le Bemadjiel, «Citibank Gabon non è una filiale e, come tale, dipende dalla legge gabonese. Non deve quindi rispondere alle ingiunzioni della giustizia americana. E per coloro che sostengono che questa decisione del giudice americano sia un duro colpo finanziario per il governo ciadiano, è falso, assolutamente falso. I 151 milioni di dollari corrispondono solo ai dividendi generati dal trasporto del petrolio greggio ciadiano attraverso l’oleodotto tra Ciad e Camerun nel 2022. Solo il 24% di questi fondi deve tornare in Ciad. Questo non rappresenta nemmeno il 2% delle nostre entrate petrolifere annuali».
La Cotco ha detto di aver trasportato nel 2022 petrolio greggio ciadiano per un valore stimato di 4,5 miliardi di dollari (quasi 2,7 trilioni di franchi CFA). Inoltre, i ministro Le Bemadjiel assicura, documenti alla mano, che «Il nostro governo è stato il primo a chiedere il congelamento del conto di Cotco alla fine di maggio di quest’anno, per evitare che la compagnia Savannah, che non riconosciamo, non andasse a intromettersi nella questione».
Quanto al caso tra il governo ciadiano e Savannah Energy, estromessa dalla compagnia petrolifera ciadiana da Ndjamena dopo aver acquistato le azioni di ExxonMobil nel petrolio del CIad, il governo ciadiano ha detto che il caso «Sarà deciso a partire dal giugno 2025 davanti alla Cour arbitrale internationale di Parigi».
Intanto. La giunta di transizione del Ciad prosegue nella nazionalizzazione” del suo petrolio con la Tchad petroleum company (Tpc) e Le Bemadjiel sottolinea che «Stiamo lavorando per compensare ExxonMobil per le sue azioni . In cambio mi aspetto dalla major americana che risarcisca il Ciad per la sua partenza senza aver risanato i suoli inquinati».
E la ragione vera del contendere sembra proprio questa: la nazionalizzazione e il pagamento dei danni del neocolonialismo fossile.