Zaporozhya: Putin trasferisce sotto il controllo russo la più grande centrale nucleare d’Europa
I russi riavviano uno dei 6 reattori che sono attualmente tutti in fase di spegnimento a freddo
[6 Ottobre 2022]
Il presidente russo Vladimir Putin ha emesso un ordinanza che pone la centrale nucleare di Zaporozhya (ZNPP), la più grande d’Europa, sotto la gestione russa. Ieri è stato pubblicato un decreto presidenziale che trasferisce la gestione della centrale occupata a una sussidiaria del gigante russo dell’energia nucleare Rosatom. Secondo il decreto, «Per ora, continuerà a funzionare con licenze rilasciate dall’Ucraina fino a quando non saranno ottenuti equivalenti russi».
La mossa di Putin è conseguente all’annessione alla Russia, con un referendum sotto controllo militare, di quattro regioni ucraine: Zaporozhya, Kherson e le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Un referendum non riconoscito dalla comunità internazionale, v compresi Paesi alleati di Mosca.
Finora la Centrale nucleare di Zaporozhya, occupata dall’esercito russo all’inizio della guerra, era rimasta otto la gestione ucraina.
Nelle ultime settimane, la centrale nucleare di Zaporozhya è stata sottoposta a ripetuti attacchi missilistici, di artiglieria e di droni, attribuiti dall’esercito russo alle forze ucraine ( e dall’Ucraina alla Russia) e presa di mira da sabotatori.
Il direttore generale dell’Internationa atomic energy agency (Iaea), Rafael Mariano Grossi, ha dichiarato che si impegnerà in consultazioni con le autorità competenti.
Grossi sarà a Kiev questa settimana e successivamente nella Federazione Russa, dove continuerà anche i colloqui per «Concordare e implementare una zona di sicurezza nucleare e di protezione intorno alla ZNPP il prima possibile».
Il direttore generale dell’Iaea ha espresso più volte «Grande preoccupazione per le condizioni di lavoro estremamente stressanti e difficili presso la ZNPP durante l’attuale conflitto militare. Uno dei sette pilastri della sicurezza e della protezione nucleare che ho delineato a marzo afferma che “il personale operativo deve essere in grado di adempiere ai propri doveri di sicurezza e protezione e avere la capacità di prendere decisioni libere da pressioni indebite”».
Ieri, gli esperti dell’Iaea presenti nel sito nucleare hanno appreso che «La ZNPP prevede di riavviare uno dei suoi 6 reattori che sono attualmente tutti in fase di spegnimento a freddo». Il personale operativo ucraino ha informato gli esperti dell’Iaea presenti a Zaporozhya che «Sono in corso i preparativi per avviare l’unità 5 a potenza ridotta per produrre vapore e calore per le esigenze dell’impianto. Ci vorrà del tempo per completare tutti i preparativi, compresi quelli relativi ai sistemi e necessari alle apparecchiature, prima che le operazioni del reattore possano riprendere».
L’ultimo reattore operativo della ZNPP, l’unità 6, è stato chiuso l’11 settembre. Forniva elettricità per il raffreddamento della centrale nucleare e altre funzioni di sicurezza essenziali dal 7 settembre, quando l’impianto aveva perso tutte le alimentazioni esterne ad alta tensione. Ma l’operatore ucraino aveva spento il reattore dopo il ripristino dell’alimentazione esterna all’impianto.
Il team dell’Iaea ha anche riferito che «Il 4 ottobre ci sono stati dei bombardamenti in una zona industriale situata tra la ZNPP e la città di Enerhodar, ma il sito dell’impianto stesso non è stato colpito».