“Feri”, la nuova iniziativa per le foreste che aiuterà a raggiungere gli obiettivi mondiali della biodiversità
Presentata alla Cop12 della Convention on Biological Diversity in Corea del sud
[17 Ottobre 2014]
Per aiutare i Paesi di tutto il mondo a rispettare gli obiettivi per la biodiversità approvati ad Aichi in Giappone nel 2010, il Korea Forest Service ha lanciato la Forest Ecosystem Restoration Initiative (Feri) che è stata presentata alla 12esima Conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity (Cop12 Cbd) che si conclude oggi a Pyeongchang in Corea del sud.
«La Feri – spiega una nota della Cbd – fornirà supporto alle parti verso il raggiungimento degli obiettivi 5, 11, 14 e 15 per la biodiversità di Aichi , massimizzando gli sforzi di ripristino attraverso la condivisione delle conoscenze e l’implementazione ed il supporto tecnico».
Il segretario esecutivo della Cbd, Braulio Ferreira de Souza Dias, ha dettio: «Mi congratulo con la Repubblica di Corea per il successo del suo imponente ripristino su vasta scala dell’ecosistema forestale,
che ha incorporato una campagna sociale per mobilitare le comunità nello sforzo. Attraverso la Feri, questa
esperienza può essere condivisa a livello globale per aiutare altri Paesi a raggiungere l’Obiettivo 15 di Aici per la biodiversità ed i relativi target».
La Corea del sud intende contribuire alla Feri con milioni di dollari per sostenere il recupero forestale fornirà un ulteriore contributo in base a una valutazione sulla realizzazione dei progetti. I sudcoreani hanno una notevole esperienza nel ripristino forestale: dopo le devastazioni subite durante l’invasione giapponese e con la guerra contro la Corea del nord, e poi con l’industrializzazione spinta, gran parte del territorio della Corea del sud è stato riforestato con il sostegno internazionale, arrivando ad una invidiabile copertura forestale di ben il 64% del territorio nazionale. «La Feri . dicono alla Cbd – può quindi essere pensata come una partnership di collaborazione che condivida questa esperienza nel ripristino dell’ecosistema forestale», anche attraverso un sostegno internazionale simile a quello ricevuto dalla Corea del sud.
Prevista come un’iniziativa della durata di 6 anni, la Feri sarebbe un meccanismo che aiuta le parti a valutare i potenziali costi e benefici del ripristino; ad individuare e valutare le aree con ecosistemi e forestali in degrado; ad individuare le aree con un alto potenziale di ripristino delle foreste e degli ecosistemi; a mettere in opera attività per un restauro appropriato; a gestire le complesse dinamiche insite nel recupero degli ecosistemi forestali.
La Feri sosterrà direttamente i Paesi in via di sviluppo che hanno obiettivi nazionali operativi e piani per la conservazione ed il recupero degli ecosistemi nel quadro di degli obiettivi per la biodiversità di Aichi 5, 11
e 15 che dovrebbero essere integrati nelle strategie nazionali aggiornate per la biodiversità e nei piani d’azione e integrati nelle più ampie politiche piani e programmi nazionali,.
La Feri prosegue nella linea dell’Appello di Hyderabad ed dell’Effort on Ecosystem Restoration, approvati alla Cop11 Cbd tenutasi in India nel 2012, che chiedevano di coordinare gli sforzi a lungo termine per mobilitare le risorse e facilitare le attività di ripristino di ecosistemi a beneficio di tutti. La Feri punta a sostenere anche il Bonn Challenge, un movimento globale che punta a ripristinare 150 milioni di ettari di terre degradate e disboscate entro il 2020.
L’iniziativa sudcoreana ha già il sostegno di molti Paesi come Costarica, Uganda, Zambia, Indonesia, Repubblica Dominicana, Bhutan, Guatemala e Germania e di rappresentanti di agenzie internazionali come Fao, Global Environment Facility, Convenzione di Ramsar, United Nations Development Programme, International Union for Conservation of Nature, United Nations Environment Programme’s World Conservation Monitoring Centre, Bioversity International e World Agroforestry Centre