Ben visibile nel Golfo di Trieste, è l'imbarcazione a vela più grande del mondo
Da due anni l’Italia paga per il mega yacht sequestrato all’oligarca russo Melnichenko
Finora i costi di gestione, a carico dei contribuenti italiani, hanno superato di molto i 10 mln di euro
[11 Marzo 2024]
Il mega yacht dell’oligarca russo Andrey Melnichenko, denominato Sailing Yatch “A”, posto sotto sequestro dal marzo 2022 nella cornice delle sanzioni inflitte alla Russia subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è ancora ben visibile nel Golfo di Trieste e rimane a tutt’oggi sempre sotto congelamento amministrativo.
Il veliero è visibile in mare nella zona in linea d’aria davanti al Porto Vecchio triestino. Vale la pena ricordare che si tratta dell’imbarcazione a vela più grande del mondo, con i suoi 143 metri di lunghezza. Il suo valore viene stimato in 530 milioni di euro e il proprietario, Melnichenko, è ancora oggi considerato uno dei cento uomini più ricchi del mondo (Forbes).
La vicenda, tuttavia, diventa seria alla luce del fatto che lo Stato italiano finora ha dovuto sostenere le spese per la custodia. A distanza di due anni, anche se nessuna fonte ufficiale lo ha mai dichiarato, è lecito ipotizzare che le spese sostenute superino, abbondantemente, i 10 milioni di euro.
Inoltre, sappiamo che dovrà essere la Corte di giustizia dell’Unione europea a occuparsi del caso del Sailing Yacht “A”… ma nel frattempo è Pantalone, come al solito, che continua quotidianamente a pagare per tutti. Viene spontaneo chiedersi: fino a quando?
Forse sarebbe il caso che le Autorità cui compete l’onere di seguire il caso nelle sedi internazionali e nazionali dessero qualche compiuta informazione ai cittadini contribuenti.