Sudan: accordo per il Darfur dopo 17 anni di guerra
Onu e UA: da governo di transizione e ribelli un passo significativo verso la pace
[1 Settembre 2020]
A Juba, la capitale del Sud Sudan, il governo di transizione militare-civile del Sudan e due dei più importanti gruppi ribelli armati del Darfur, il Sudan Revolutionary Front (SRF) e il Sudan Liberation Movement–Minni Minnawi (SLM/MM), hanno firmato un accordo di pace che potrebbe essere il primo passo concreto per avviare un percorso verso l’unità nazionale dopo 17 anni di brutale guerra civile e stragi etniche.
Secondo le stime Onu, i combattimenti tra le forze dell’ex presidente Omar al-Bashir, sostenute dalle milizie islamiste arabe – i famigerati Janjawid (i demoni a cavallo) – e diversi movimenti ribelli del Darfur, hanno provocato circa 300.000 morti, e milioni di sfollati. Il regime di al-Bashir, di fatto una dittatura militare islamo-fascista, è stato rovesciato nell’aprile 2019 dopo le rivolte di piazza iniziate nel dicembre 2018.
Jeremiah Mamabolo, rappresentante speciale dell’United Nations -African Union Mission in Darfur (Unamid), presente alla cerimonia della firma, ha detto: «Vorrei congratularmi con il popolo sudanese per questo passo significativo e lodare in particolare le parti firmatarie per la loro determinazione, coraggio e impegno per una pace duratura in Sudan. Ci auguriamo che questo accordo sia percepito come l’inizio di un processo che includa tutti in un movimento positivo verso la pace, la giustizia e l’unità nazionale. Questo include la piena realizzazione delle speranze, dei sogni e delle aspirazioni di tutto il popolo del Sudan, compresi i Darfuristi», Dopo aver portato i saluti del segretario generale dell’Onu António Guterres e del presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki, Mamabolo si è anche complimentato con il team di mediazione sud-sudanese per aver facilitato il processo di negoziazione e ha detto di sperare che i movimenti ribelli del Darfur che restano fuori dall’accordo « si uniranno presto al processo di pace per realizzare le speranze e le aspirazioni del popolo sudanese e gli obiettivi della Rivoluzione del dicembre 2018. A tal fine, le Nazioni Unite e l’Unione Africana rimangono impegnate a sostenere questo processo fino all’ultimo giorno del mandato di Unamid».
L’Unamid è stata creata nel 2007 e, inizialmente, avrebbe dovuto concludere il suo mandato il 31 ottobre 2020, ma a giugno il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha prorogato il mandato dell’Unamid fino alla fine dell’anno a causa della pandemia di Covid-19.