Il pesticida Paraquat e il morbo di Parkinson: i dati deboli di Syngenta
Gli scienziati: «Gli argomenti contro il Paraquat si stanno accumulando»
[13 Febbraio 2024]
Lo studio “Agricultural paraquat dichloride use and Parkinson’s disease in California’s Central Valley”, pubblicato recentemente sull’International Journal of Epidemiology da un team di ricercatori statunitensi guidato da Kimberly Paul del Department of Neurolog dell’UCLA David Geffen School of Medicine, ha realizzato una n valutazione epideomiologica del Paraquat dicloruro, uno tra gli erbicidi più utilizzati negli Stati Uniti, e del rischio di malattia di Parkinson (PD) nella popolazione delle regioni agricole della California centrale, concludendo che « L’esposizione ambientale al Paraquat valutata sia a casa che sul posto di lavoro è stata associata alla PD, sulla base di diverse misure di esposizione. I pazienti con malattia di Parkinson vivevano e lavoravano vicino a strutture agricole che applicavano quantità maggiori di erbicida rispetto ai controlli della comunità».
Chi aveva il posto di lavoro più vicino ad applicazioni commerciali di Paraquat dal 1974 e con un’intensità media di esposizione più elevata [aveva più probabilità di essere affetto da Parkinson. Associazioni simili sono state osservate per la prossimità residenziale e le stime del rischio erano comparabili per uomini e donne e le probabilità più elevate sono state osservate per i soggetti diagnosticati a un’età di circa 60 anni. I ricercatori dicono che « Questo studio fornisce ulteriori indicazioni sul fatto che l’esposizione al Paraquat dicloruro aumenta il rischio di malattia di Parkinson».
Non la pensa così Syngenta che sta affrontando le azioni legali di migliaia di agricoltori statunitensi e che nel 2011 aveva presentato il suo studio “Mortality from Parkinson’s disease and other causes among a workforce manufacturing paraquat: a retrospective cohort study” sui lavoratori coinvolti nella produzione di Paraquat nel suo ex sito di Widnes che respingeva qualsiasi collegamento con la malattia, Nel 2021 nel 2021 Syngenta, esaminando le cause di morte registrate sui certificati di morte ha nuovamente negato ogni collegamento tra Parkinson e Paraquat.
Questi studi sono diventati una parte fondamentale della difesa dell’azienda nell’azione legale in corso intrapresa dai lavoratori agricoli statunitensi contro di lei. Ma, oggi la BBC rivela di aver visto documenti legali in cui Syngenta ammette di aver esaminato solo i certificati di morte, piuttosto che le cartelle cliniche, dei lavoratori del suo sito di Widnes.
Nel contenzioso statunitense, il direttore medico della Syngenta, Clive Campbell, coautore della ricerca, ha ammesso di non aver mai esaminato le cartelle cliniche dei lavoratori ancora in vita, alle quali aveva accesso. Insomma, Syngenta non avrebbe mai verificato se qualche ex lavoratore in vita avesse il morbo di Parkinson. Invece ha esaminato solo le cause di morte, anche se gli esperti affermano che all’epoca la malattia era sottostimata nei certificati di morte.
Alla luce delle nuove rivelazioni, Parkinson’s UK chiede «Una ricerca più solida e indipendente su qualsiasi legame tra i pesticidi, incluso il paraquat, e il morbo di Parkinson». Fin dal 2007 l’utilizzo del pesticida è vietato nel Regno Unito, dove però viene ancora prodotto nello stabilimento Syngenta di Huddersfield per essere esportato in Paesi come Giappone, Australia e Stati Uniti.
I documenti legali del contenzioso statunitense dimostrano anche che la ricerca Syngenta è stata respinta da tre diverse riviste accademiche perché non prendeva in considerazione la salute dei lavoratori viventi. E la BBC rivela che «I documenti illustrano inoltre che la società sapeva già nel 2009 che il Parkinson non era menzionato in gran numero nei dati dei certificati di morte già in loro possesso prima di decidere di condurre uno studio più ampio sulla mortalità».
Syngenta ha dichiarato alla BBC di aver «Considerato la possibilità di condurre uno studio sulla morbilità della forza lavoro che produce paraquat e di essersi consultata con esperti epidemiologi esterni per sollecitare le loro opinioni. Hanno informato Syngenta che il gruppo di lavoratori addetti alla produzione del paraquat era troppo piccolo, soprattutto se si considera il tasso di partecipazione previsto, perché uno studio sulla morbilità potesse produrre risultati informativi» e di «Non avere accesso alla cartella clinica completa del gruppo: solo alle cartelle cliniche sul lavoro di coloro che hanno frequentato cliniche dermatologiche».
Sebbene la compagnia abbia riconosciuto che negli studi del 2011 e del 2021 non tutti i casi di Parkinson erano sempre elencati sui certificati di morte, ha affermato che «Lo stesso sarebbe vero per i dati della popolazione generale utilizzati come comparatore nello studio» e ha fatto notare che «Erano solo due degli oltre 1.200 studi sulla sicurezza condotti nei 60 anni successivi alla prima registrazione del Paraquat, sia da Syngenta che da ricercatori indipendenti. Nonostante decenni di indagini e una miriade di studi epidemiologici e di laboratorio, nessuno scienziato o medico ha mai concluso in un’analisi scientifica sottoposta a revisione paritaria che il Paraquat causi il Parkinson».
Un’affermazione abbastanza temeraria che sembra rivolta soprattutto all’Environmental Protection Agency (EPA), che sta affrontando una sfida legale per l’approvazione del Paraquat e che ha affermato che la sua attuale revisione dell’uso dell’erbicida «Sta esaminando quali misure potrebbero essere necessarie per mitigare eventuali rischi per la salute». La bozza di questo rapporto circolata a gennaio affermava che i benefici derivanti dall’uso del paraquat superavano i rischi per la salute, ma che bisognava ancora esaminare 90 proposte, compresi studi scientifici, riguardanti i rischi del morbo di Parkinson. Riguardo allo studio Syngenta, l’EPA ha dichiarato alla BBC che «Per un risultato come il morbo di Parkinson, è improbabile che la mortalità sia un indicatore affidabile per valutare un’associazione».
Ma l’olandese Bas Bloem, direttore del Radboudumc Center of Expertise for Parkinson & Movement Disorders, ritenuto il più grande esperto di Parkinson a livello globale, smentisce sia Syngenta che EPA: «Gli scienziati di tutto il mondo sono convinti che il paraquat sia una causa del morbo di Parkinson» e cita proprio il recente studio dell’UCLA: «Gli argomenti contro il Paraquat si stanno accumulando. Riguardo allo studio sulla mortalità dei lavoratori condotto da Syngenta, il fatto che sia redatto da Syngenta abbassa il valore di questa pubblicazione. Ci sono problemi metodologici. Non è affatto una prova importante. Senza un’attenta analisi clinica, utilizzare semplicemente la mortalità come risultato grezzo ha un valore molto limitato».
Anche esperti medici indipendenti nel Regno Unito hanno detto alla BBC che «La malattia di Parkinson sarebbe stata sottostimata nei certificati di morte e che un’indagine completa sulla salute e sulle cartelle cliniche dei lavoratori in vita sarebbe stata più utile».
Peter Hobson, che nel 2010 ha pubblicato insieme a Jolyon Meara lo studio “Mortality and quality of death certification in a cohort of patients with Parkinson’s disease and matched controls in North Wales, UK at 18 years: a community-based cohort study”, ha detto alla BBC che «Utilizzare solo i certificati di morte per determinare un aumento del rischio di sviluppare qualsiasi condizione neurologica è molto debole e avrà sempre un’affidabilità discutibile. A causa della debolezza della metodologia utilizzatanon credo che chiunque abbia anche una conoscenza di base dell’epidemiologia sosterrebbe l’affermazione dell’impresa secondo la quale non esiste un aumento del rischio di sviluppare il Parkinson».
David Dexter, direttore della ricerca presso Parkinson’s UK, ha affermato che, «Sebbene le prove non siano ancora abbastanza forti per dimostrare che i pesticidi, incluso il Paraquat, causano direttamente il Parkinson, gli studi internazionali suggeriscono nel complesso che l’esposizione ai pesticidi può aumentare il rischio della malattia. Abbiamo bisogno di una ricerca più solida e indipendente… compresi studi sull’esposizione professionale, per aiutarci a comprendere il ruolo che queste sostanze chimiche possono svolgere nello sviluppo della condizione».
Syngenta ha dichiarato alla BBC che «E’ ed è sempre stata impegnata a perseguire e implementare la migliore scienza disponibile per garantire la sicurezza degli utenti e degli agricoltori. Syngenta ha speso milioni di dollari nel corso di decenni per rimanere al passo con la letteratura scientifica indipendente relativa alla sicurezza del Paraquat e ha condotto centinaia di studi per valutare la sicurezza del Paraquat. E’ importante notare che il Paraquat è sicuro se usato secondo le istruzioni».
Lo statunitense Larry Gifford, presidente di PD Avengers, non crede alla buonafede dell’impresa e conclude: «Syngenta sembra più interessata a salvaguardare gli interessi commerciali a lungo termine che a sostenere il rigore scientifico. Far passare un decennio tra le pubblicazioni senza un monitoraggio attivo dei casi di Parkinson tra la forza lavoro vivente? Va oltre l’essere degno di nota; è assolutamente oltraggioso».