Realacci: «Così Roma parla al mondo»
Marino comincia bene: «Pedonalizzeremo i Fori imperiali». Legambiente applaude
Il Cigno Verde: «Punto di partenza per ridisegnare la mobilità urbana»
[12 Giugno 2013]
Il nuovo sindaco di Roma, Ignazio Marino, comincia bene, a partire dalla buona dose di onestà politica sanamente “di parte” delle sue prime dichiarazioni, che evidenziano l’appartenenza ai valori della sinistra senza rinunciare, anche dalle prime scelte di stile istituzionale, a voler essere il sindaco di tutti, dalla consapevolezza del gravoso compito che si è caricato sulle spalle affrontato con un’umiltà che fa sembrare ridicoli l’arroganza e i saluti romani che segnarono la conquista del Comune di Roma da parte di Alemanno. Ma la mossa che potrebbe dare la cifra di un nuovo approccio all’amministrazione della capitale italiana, ad una nuova concezione del vivere in una grande metropoli che è anche capitale storica e turistica del mondo, è la conferma della chiusura al traffico a partire dal 15 agosto dei Fori Imperiali, che da sola costituirà nei prossimi giorni un gigantesco spot pubblicitario internazionale per la Città eterna e per la nuova amministrazione capitolina.
Al nuovo sindaco di Roma sono arrivati subito i complimenti di Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, «Marino parte benissimo! Chiudendo al traffico i Fori Imperiali Roma parla al mondo. La pedonalizzazione dei Fori Imperiali è una battaglia storica di Legambiente, è un’ottima notizia per la città, per affrontare l’emergenza smog e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ma valorizzare e tutelare il nostro patrimonio culturale e le nostre straordinarie città d’arte è anche il miglior biglietto da visita da presentare nel mondo e per guardare al futuro. E’ anche questa la strada della green economy che parla italiano e che vede anche nella bellezza, nella cultura, nella qualità della vita, nel legame con il territorio, le leve straordinarie per affrontare le sfide che abbiamo davanti, mobilitando le nostre migliori energie».
Esulta giustamente Legambiente che vede riconosciuta una sua battaglia ed il presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, sottolinea che «La pedonalizzazione dei Fori Imperiali annunciata dal neo sindaco di Roma Ignazio Marino per il 15 agosto è una bellissima notizia, un sogno che finalmente diventa realtà e che segna svolta importante per una città che quotidianamente è soffocata dal traffico, dallo smog e dalla sosta selvaggia. La Capitale ha un urgente bisogno di tornare a respirare e di riappropriarsi delle sue bellezze e del suo monumenti storici. In questi anni Legambiente si è battuta per la chiusura al traffico dei Fori, ribadendo con forza che un centro storico e un patrimonio archeologico come quello del Colosseo, simbolo di Roma, monumento più amato dagli italiani e il più visitato, non merita di essere degradato al ruolo di spartitraffico. La pedonalizzazione dei Fori non deve, dunque, essere intesa come un punto di arrivo ma di partenza per continuare a ridisegnare la mobilità urbana e accrescere tra i cittadini la voglia di muoversi, all’interno della città, in maniera più sostenibile come andare a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici».
Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che ha promosso la raccolta di firme per chiedere la chiusura al traffico dei Fori Imperiali, ribadisce: «Raccogliamo subito la sfida che ha lanciato e siamo pronti a dare il nostro contributo di idee e proposte, a partire dal meraviglioso progetto dei Fori Imperiali e del Colosseo pedonali. Roma ha bisogno di diventare una Capitale europea della sostenibilità, la sfida ora è dare un’idea di futuro alla città e risposte concrete ai problemi di ogni giorno dei cittadini. Le ricette ci sono sul trasporto, sui rifiuti, sul consumo di suolo, sui parchi e sul verde, sul Tevere e sull’acqua. In questi anni, Roma è peggiorata proprio sul fronte della vivibilità, ora nel bel mezzo della crisi economica, ce la potrà fare se punterà su ambiente, innovazione, cultura, turismo, con un forte protagonismo dei cittadini e delle associazioni, per migliorare la qualità della vita e creare nuova occupazione».