A quasi un mese da Haiyan il mare è ancora nero per lo sversamento
La marea nera di Panay Island, il disastro dimenticato del super-tifone nelle Filippine
[4 Dicembre 2013]
La Guardia Costiera giapponese sta inviando esperti nelle Filippine per contribuire ad affrontare la fuoriuscita di petrolio da una chiatta, la Power Barge 103 di proprietà dell’impresa statale National Power Corporation (Napocor), incagliatasi l’8 novembre, durante il super-tifone Haiyan/Yolanda a Panay Island, nelle Filippine centrali. Al momento del naufragio la chiatta aveva a bordo 1,4 milioni di litri di olio combustibile.
Oggi, su richiesta del governo delle Filippine, sono partiti per Panay Island 4 uomini dell’oil spill cleanup team della Guardia Costiera, che raggiungeranno lo staff del Japan Disaster Relief Team che è già al lavoro sul posto. I giapponesi forniranno assistenza tecnica per rimuovere circa 850.000 litri di olio pesante che è fuoriuscito dalla chiatta, più o meno 4.000 barili di petrolio.
A quasi un mese dal disastroso tifone, il mare è ancora nero per lo sversamento di olio pesante che ha ricoperto la costa e che con le esalazioni di benzene e di altre sostanze cancerogene rende irrespirabile l’aria, tanto che il 23 novembre 1.200 persone che vivevano a Estancia, nell’area più colpita dalla marea nera, sono state costrette ad abbandonare le loro case. La concentrazione di benzene nell’aria ha raggiunto le 16,9 parti per milione in aria, mentre il livello ritenuto accettabile è di 0,5 parti per milione. La marea nera ha raggiunto le coste di Brgy, Tanza ed Estancia, e si estende nelle acque tra Brgy e Botongon.
La Napocor si era impegnata a disincagliare la Power Barge 103 entro il 6 dicembre ed a completare la bonifica entro tre mesi. Il team leader della Guardia Costiera giapponese a Pinay Island ha detto alla radiotelevisione Nhk che «Se l’olio pesante diventa più vischioso, sarà più difficile da rimuovere».
Intanto crescono le preoccupazioni ambientali e per l’impatto prolungato che la fuoriuscita di petrolio avrà sulla vita quotidiana delle persone e sulla pesca.
Gli abitanti dei villaggi sono per lo più pescatori e la loro fonte di reddito è praticamente inaccessibile: Haiyan/Yolanda ha distrutto le loro barche, ma anche se potessero ricostruirle ora non potrebbero più pescare a causa della marea nera. Questa regione è conosciuta come la capitale di frutti di mare delle Filippine e la provincia di Loiolo stima che le perdite per il settore della pesca siano di 15,64 milioni dollari, una cifra enorme per le Filippine, e questo prima che nei danni venisse compreso lo sversamento di petroli, che probabilmente farà schizzare la cifra dei danni molto più in alto. L’International Labour Organization stima che 5,6 milioni di lavoratori filippini abbiano temporaneamente o definitivamente perso i loro mezzi di sussistenza a causa del super-tifone.