Malnutrizione nel mondo, c’è l’accordo sulle politiche internazionali per combatterla
Dichiarazione e Quadro Operativo per la Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione
[13 Ottobre 2014]
La Fao considera una tappa cruciale nella lotta contro la malnutrizione nel mondo il fatto che i Paesi abbiano trovato un accordo sulle politiche destinate a garantire a tutti l’accesso ad un’alimentazione più sana e spiega che «A seguito di lunghe negoziazioni, i rappresentanti dei paesi membri della Fao e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) hanno raggiunto un accordo su una Dichiarazione politica e un Quadro Operativo volontario che comprende oltre 50 raccomandazioni». La Dichiarazione e il Quadro Operativo verranno adottati dalla seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione (Icn2) che si terrà a Roma dal 19 al 21 Novembre., un vertice intergovernativo d’alto livello organizzato congiuntamente da Fao ed Oms, al quale parteciperanno Papa Francesco, Capi di stato e di governo, altri funzionari e leader di organizzazioni.
Qualche giorno fa la Fao ha annunciato che buoni raccolti ed ampie scorte continuano a far calare il costo del cibo a livello mondiale, e gli organizzatori di Icn2 dicono che «Dalla prima conferenza internazionale sulla nutrizione nel 1992, sono stati fatti importanti passi avanti nella lotta contro la fame e la malnutrizione, ma tali progressi sono stati insufficienti e disuguali. La malnutrizione è responsabile di circa metà delle morti dei bambini sotto i cinque anni, causando oltre tre milioni di morti ogni anno». Ma Il recente rapporto The State of Food Insecurity in the World 2014 della Fao rivela che circa 805 milioni di persone nel mondo soffrono la fame e che metà della popolazione mondiale ha una delle varie forme di malnutrizione che spesso si sovrappongono e possono coesistere nello stesso paese ed anche nello stesso nucleo familiare. Circa 160 milioni di bambini sotto i cinque anni sono affetti da rachitismo o malnutrizione cronica, mentre oltre due miliardi di persone soffrono una qualche carenza di micronutrienti. Al tempo stesso, un altro mezzo miliardo di persone sono obese.
Secondo il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, «Concordare un Quadro Operativo manda un segnale forte al mondo: gli stati membri si impegnano seriamente sul problema della nutrizione.L’Icn2 può giocare un ruolo cruciale nel promuovere la sicurezza alimentare e la corretta alimentazione».
Nel testo della Dichiarazione concordato, i Paesi «riconoscono che la malnutrizione in tutte le sue forme, tra cui la sottonutrizione, la carenza di micronutrienti, il sovrappeso e l’obesità, non solo incide sulla salute e il benessere delle persone (…) ma costituisce anche un serio problema in termini di conseguenze sociali ed economiche per gli individui, le famiglie, le comunità e gli Stati». I firmatari si impegnano inoltre «a sconfiggere la fame, prevenire ogni forma di malnutrizione nel mondo ed accrescere gli investimenti in azioni ed interventi effettivi per migliorare l’alimentazione delle persone» e concordano che «povertà, sottosviluppo e condizioni socio-economiche di basso livello sono tra le principali cause della malnutrizione sia nelle aree rurali che urbane».
La Fao sottolinea che «La responsabilità principale nel combattere la malnutrizione resta ai governi» e nel Quadro Operativo, gli stati membri riconoscono che «poiché i governi hanno la responsabilità primaria di prendere decisioni a livello nazionale, in dialogo con una vasta gamma di soggetti interessati, tra cui le comunità colpite, le raccomandazioni sono indirizzate principalmente ai capi di governo».
Le Raccomandazioni comprendono «lo sviluppo ed attuazione di piani e politiche nazionali volti a migliorare l’alimentazione, così come l’aumento degli investimenti in materia, tra cui l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (Oda). Ciò comporta inoltre migliorare la produzione agricola sostenibile in modalità da che garantiscano la sicurezza alimentare e l’accesso delle persone ad un’alimentazione sana».