Riceviamo e pubblichiamo
«Gli aeroporti non sono stati indipendenti, Enac non può fare come vuole»
Ecodem: «Preoccupante livello di autoreferenzialità a cui è giunto l’Ente dell’aviazione civile»
[14 Maggio 2014]
Leggiamo da un comunicato dell’Ente nazionale per l’aviazione civile che il trasporto aereo rappresenterebbe una sorta di stato indipendente, dove non valgono le leggi nazionali di tutela ambientale. Secondo quanto sostiene l’Enac civile, infatti, solo l’ente sarebbe titolato a valutare, sulla base di criteri esclusivamente di natura aeronautica, i piani di sviluppo del traffico aereo. Neanche una parola sull’impatto ambientale dell’aumento dei voli aerei, che provocano effetti pesanti sull’inquinamento acustico e dell’aria. Senza dimenticare che il trasporto aereo è una delle principali fonti di emissione di gas a effetto serra.
E’ paradossale che l’Enac interpreti gli aeroporti come dei porti franchi, delle isole nel deserto, e non posti in prossimità di luoghi dove vivono persone e bambini, che hanno il diritto alla qualità della vita e ad un ambiente sano. Cittadini come gli altri, tutelati dalla legislazione ambientale. Quello dell’Enac è un comunicato preoccupante che conferma ancora una volta il livello di autoreferenzialità a cui è giunto l’Ente dell’aviazione civile.
Eppure l’Enac dovrebbe sapere che ogni piano di sviluppo che introduce effetti di natura ambientale deve essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica. Sia il Ministero dell’Ambiente, sia le regioni, a differenza di quanto sostiene l’ente per l’aviazione civile, hanno titolo per valutare se lo sviluppo del traffico aereo in un aeroporto è sostenibile oppure no. Inoltre, sono proprio le regioni, e non l’Enac, secondo il DM 29/11/2000, a dover valutare i Piani di contenimento del rumore degli aeroporti, nel caso in cui il traffico aereo comporti uno sforamento dei limiti acustici previsti dalla legge, come è purtroppo accaduto nel caso dell’aeroporto di Ciampino.
E’ ovvio che il trasporto aereo rappresenta un’attività fondamentale per la mobilità dei cittadini, ma non può essere considerato libero dai vincoli di tutela ambientale proprio come altri comparti, altrettanto strategici, quali la produzione energetica o industriale.
di Ecodem